Aiutarsi affinché la montagna sia per tutti

A Pinzolo riconoscimento importante per la Montagnaterpia del Cai, con il conferimento del 51esimo Premio internazionale della Solidarietà alpina a Ornella Giordana e Marco Battain

Premio solidarietà alpina giordana e battain

La consegna del premio a Ornella Giordana e Marco Battain

Una coppia piemontese che, nella vita, ha scelto di dedicarsi agli altri promuovendo, tra i primi, in ambito Cai, la “Montagnaterapia”, un concetto di ambiente naturale come fonte di benessere che deve e può essere reso accessibile a tutti. Ciò grazie alla diffusione delle tecniche della frequentazione della montagna in sicurezza, di supporti tecnici come le joëlette, ma anche dimostrando l’accettazione degli altri, la dedizione e la capacità di trasmettere l’amore per la montagna.
Per questi motivi la 51esima edizione del Premio internazionale della Solidarietà alpina è stata conferita sabato scorso a Pinzolo a Ornella Giordana e a Marco Battain.

La Montagnaterapia e il Cai

Ornella Giordana è coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Montagnaterapia all’interno della Commissione centrale escursionismo del Cai, mentre Marco Battain attualmente è presidente del Cai Torino e componente della Commissione centrale medica.

«Tra i valori del Cai c’è la solidarietà concretizzata nell’accompagnamento di persone che scalano la parete nord della loro vita, resa più difficile dalla malattia o dallo stigma», ha affermato Ornella Giordana durante la cerimonia di consegna della Targa d’argento. «Noi dobbiamo e abbiamo il privilegio di accompagnarle. Io vi immagino tutti attorno al fuoco della solidarietà mentre lo alimentate. Sotto lo sguardo di Angiolino Binelli faremo la nostra parte».

Marco Battain ha ulteriormente approfondito il concetto di “Montagnaterapia”.

«Il termine “Montagnaterapia” è anche uno spirito di inclusione solidale che comprende chi collabora agli accompagnamenti in montagna di persone con difficoltà e anche chi si affida a questi progetti. Il Premio di oggi non va solo a noi, ma alla “Montagnaterapia” in senso lato. In Italia ci sono milioni di persone con disabilità e in montagna c’è posto per tutti».

Durante la cerimonia ha raccontato la propria esperienza Rosalia Ferremi, accompagnata sul palco del Paladolomiti sulla sua joëlette guidata dai volontari del Cai Gavardo, con la quale ha percorso numerosi sentieri sulle montagne d’Italia.

A ruota libera Domodossola

Il raduno nazionale di escursionismo adattato del Cai “A ruota libera” di Domodossola © Cai

Prima edizione senza Binelli e Imperadori

Questa 51esima edizione è stata la prima senza lo storico presidente del Premio Angiolino Binelli e il suo “narratore ufficiale” e pilastro Luciano Imperadori. Entrambi sono scomparsi di recente, lasciando un grande vuoto all’interno del Comitato organizzatore e della comunità. Il desiderio è quello di dargli un futuro accompagnandolo a quale cambiamento in direzione di un’attenzione a problematiche più ampie che comprendano anche la difesa dell’ambiente e della natura, vere urgenze del tempo presente come ha affermato il vicepresidente del Premio Giuseppe Ciaghi.

Alla cerimonia erano presenti diversi premiati del passato e delegazioni del Soccorso alpino provenienti dalla Romania, dall’Austria, dalla Sicilia, dal Piemonte e dal Friuli Venezia Giulia. Poi numerose autorità civili, militari e religiose, con la partecipazione dell’arcivescovo di Trento monsignor Lauro Tisi e la presenza del sindaco di Pinzolo Michele Cereghini, sempre vicino all’organizzazione del Premio.
La cerimonia è stata presentata da Sara Perugini e allietata dai canti del Coro Presanella. Venerdì sera è stato proiettato il video sui primi cinquant’anni del Premio a cura di GB Video Produzioni.