Escursionismo Seniores: un decalogo per affrontare l’iper-turismo in montagna

La pandemia di Covid ha segnato una linea netta tra un “prima” e un “dopo”. Nel “dopo” molte cose sono cambiate, tra cui la frequentazione della montagna. Non è più un luogo riservato a pochi appassionati consapevoli e responsabili: la domanda di escursionismo è schizzata alle stelle, concentrandosi soprattutto nelle aree ad alta attrattività turistica come le Dolomiti. Si parla ormai di iper-turismo anche in ambiente montano.

A cura di Elio Candussi - CAI Seniores

I nuovi frequentatori delle Terre Alte spesso non conoscono nemmeno le minime norme di sicurezza. Considerano la montagna un ambiente facile e ospitale, quando invece è per sua natura severo e a volte ostile. La invadono con atteggiamenti “mordi e fuggi”: vedono il rifugio come un normale ristorante di città, vi arrivano in funivia o in macchina, vestiti con abbigliamento urbano.

Molti affrontano la montagna con superficialità, sottovalutando i pericoli. In caso di difficoltà, anche minime, si sentono rassicurati dall’idea di poter chiamare il 112 come fosse un taxi, spesso senza una reale necessità, generando costi elevati per la collettività e spostando l’attenzione dalle vere emergenze. Non a caso le richieste di intervento al Soccorso Alpino sono cresciute esponenzialmente, mentre la responsabilità degli incidenti viene spesso attribuita alla cosiddetta “montagna assassina”.

In questo quadro da iper-turismo, una quota significativa è rappresentata dagli over 65, che costituiscono il 24% della popolazione italiana, circa 14 milioni di persone, di cui 7 milioni over 75. Nel CAI i Seniores rappresentano circa il 23% degli iscritti. È un trend da osservare con attenzione, perché porta con sé delle criticità specifiche.

Per questo il coordinamento nazionale Seniores del CAI ha redatto un Decalogo di raccomandazioni, semplice e chiaro, per garantire sicurezza e soddisfazione nell’escursionismo. È un documento pensato anche per chi, al di fuori del CAI, non ha familiarità con l’ambiente alpino.

 

Il decalogo Seniores del CAI

  • SOFT AND SLOW. Le escursioni dovranno avere un limitato sforzo fisico e un’andatura lenta, per apprezzare paesaggio e compagnia. L’importante non è la mèta, ma il percorso per raggiungerla.

  • ITINERARIO. Valutare attentamente dislivello, lunghezza, tipo di terreno, tempi, quota, meteo e bollettino valanghe. Informare il gestore del rifugio e un familiare, prevedendo sempre un piano B per eventuali rientri anticipati.

  • ATTREZZATURA. Adatta alla stagione e alla quota: zaino con mappa, bastoncini, occhiali da sole, crema protettiva, copri-zaino, cellulare con powerbank e app GeoResQ, kit di primo soccorso, fischietto e telo termico.

  • ABBIGLIAMENTO. Idoneo a quota e stagione: intimo di ricambio, calze, pile e giacca a vento, mantellina da pioggia, guanti, cappello o cuffia di lana, calzature robuste e antiscivolo.

  • ALIMENTAZIONE. Apporto calorico adeguato con cibi digeribili e rapidi da assimilare (barrette, frutta secca), scorta d’acqua sufficiente e integratori salini se necessario. Evitare alcolici. Prestare attenzione perché negli anziani la percezione della sete è ridotta.

  • PATOLOGIE CRONICHE. Chi soffre di cardiopatie, diabete, ipertensione o problemi respiratori deve portare con sé i farmaci abituali e adeguare la terapia alle condizioni di quota. Raccomandabile un check-up medico almeno annuale.

  • STATO DI SALUTE. Portare il tesserino sanitario con indicazione di allergie, terapie in corso e recapiti di emergenza. Verificare le vaccinazioni raccomandate dal Ministero della Salute.

  • PREPARAZIONE FISICA. Le prestazioni sono ridotte rispetto a giovani e adulti di mezza età. È bene allenarsi con attività motoria costante e aerobica, che favorisce benessere fisico e mentale.

  • INCIDENTE. In caso di malore o trauma chiamare il 112 (o il 118 ove non attivo) e seguire le istruzioni degli operatori. Per piccoli infortuni utilizzare il kit di primo soccorso. Tenere presente che le chiamate per negligenza possono comportare costi significativi.

  • COMPAGNIA. Meglio affrontare l’escursione in gruppo, partendo e rientrando insieme. Il benessere si realizza in buona compagnia, in sicurezza, rispettando l’ambiente e riportando sempre a casa i propri rifiuti.