Isola d’Elba: GTE, la traversata che appaga i sensi

Percorriamo la GTE nord da Patresi a Cavo, un’esperienza ricca di suggestioni sensoriali, capace di imprimere nella mente e nel cuore ricordi evocativi. L’olfatto viene inebriato dal profumo delle erbe presenti sull’isola, dal cappero al pepolino, dal sambuco al mirto, mentre la vista si perde nelle sfumature delle colorate scenografie naturali, a cui il mare fa da cornice

Il territorio interno dell’isola più grande del Parco nazionale dell’arcipelago toscano costituisce una destinazione magica, capace di affascinare il viaggiatore che decide di andare alla scoperta dei suoi luoghi celati ai più, nei mesi in cui le condizioni climatiche ne esaltano le specificità. Uno dei cammini più significativi, per durate e varietà, è l’itinerario conosciuto come GTE, vale a dire Grande traversata elbana. Un sentiero che affascina non soltanto gli sportivi ma anche  gli amanti della natura, grazie all’elevata diversità geologica e biologica.  Sviluppato lungo la dorsale che collega la maggior parte dei sentieri dell’isola, il tracciato può essere percorso a tappe, come vi consigliamo in questa narrazione che vi condurrà in tre giorni da Patresi a Cavo, seguendo l’itinerario nord.  Un percorso nel quale sarete sostenuti, tra gli altri, dai servizi delle 4 strutture (garantito il trasporto gratuito dei bagagli).

GTE, l’itinerario proposto

Organizzate l’arrivo nei giorni feriali, tenendo presente che, grazie alle convenzioni con gli alberghi in cui pernotterete è possibile usufruire di tariffe ridotte per i traghetti. Per gli spostamenti da e per il porto, potrete avvalervi di Riccardo Bisso (tel 332218584) che offre un ottimo servizio taxi, noleggio minivan con conducente e trasporto bici con Bike Shuttle, per una rilassante vacanza senza auto al seguito

Abbiate l’accortezza di indossare abbigliamento tecnico adeguato, utilizzare una cartina dei sentieri (esiste anche un’app sul percorso) e di avere sempre a disposizione acqua e un numero di telefono.  Allo stesso tempo, ricordiamo l’importanza di avere scarpe adatte e confortevoli, come CAMINO EVO GTX di Lowa, ideale per lunghe escursioni in montagna, in modo che i vostri piedi siano sempre in perfetta forma.

Tra gli oggetti da portare con voi, consigliamo i binocoli targati CAI realizzati da Ziel. L’esperienza di 160 anni del Club Alpino Italiano incontra la specializzazione e la competenza maturate da ZIEL in oltre 40 anni nel settore ottico. Il risultato è una gamma di binocoli di alta qualità, studiati per farvi vivere al meglio qualunque esperienza. Binocoli dalle prestazioni eccellenti, solidi e maneggevoli, capaci di incontrare le esigenze tecniche ed estetiche degli sportivi più esigenti

Infine, ricordate che i titolari delle strutture di soggiorno, ottimi conoscitori del territorio saranno lieti di darvi informazioni e suggerimenti.

Prima tappa – Patresi – Monte Perone

Il percorso inizia a Patresi, con pernottamento all’Hotel Belmare. E’ consigliabile arrivare la sera prima per godere di un’incantevole  tramonto dalla terrazza dell’hotel. Qui potete degustare numerosi prodotti tipici (birra dell’Elba, Passiti, l’Ansonica e l’Aleatico – gioielli della realtà vitivinicola dell’isola, le prelibatezze di “Armando confetture”, i dolci del laboratorio artigianale Elba Magna, la composta di cipolla di Patresi). Menù a scelta per cena e colazione a buffet.

La prima tappa è piuttosto impegnativa (per informazioni lungo il percorso, contattare Vincenzo al numero +39 3351803359). Partenza da Patresi (120 m). Percorrendo il sentiero “raggio verde” si arriva a Serra Ventosa (600 m) dopodichè svoltando a destra si raggiungono le sorgenti del Bollero (600 m), prima di risalire alla vetta del Troppolo (700m). Proseguendo si arriva al bivio di Campo alle Serre. In località la Terra, si gira a sinistra, da qui inizia la salita dal passo della Tavola (928 mt), adatto alla pausa pranzo.

Il cammino prosegue sul versante nord-occidentale; al primo bivio del sentiero 110 si gira a destra per arrivare alla sella del monte Perone (623 mt). Scendendo lungo la strada asfaltata (lato poggio) troverete alla vostra destra il sentiero 115: dopo circa 2,9 chilometri raggiungerete l’agriturismo Fonte di Zeno (Andrea tel +39 3403954459) insignito dell’oscar dell’ecoturismo 2019 da Legambiente per l’ottima gestione ambientale. Si tratta di un antico casale tradizionale, immerso nel bosco, da cui si possono scorgere le isole di Capraia e Gorgona. Un ambiente incontaminato, in cui troverete camere dotate di servizi privati, tv sat e loggia esterna attrezzata. le colazioni e le cene della cucina tradizionale elbana (su prenotazione) sono preparate con prodotti tipici a km 0.

Seconda tappa Monte Perone – Campo ai Peri

La mattina si riparte in direzione Procchio. Continuando da Pietra Acuta e Monte Castello, si scende verso il colle di Procchio. Sulla provinciale si gira a destra e dopo circa 50 metri si nota l’indicazione GTE. Si prosegue per Literno (verso Colle Reciso), si scende verso Casa Marchetti e poi, attraversando la strada asfaltata si raggiunge l’agriturismo Monte Fabbrello  (Dimitri tel +39 3386183584). L’azienda Monte Fabbrello è adatta alla seconda sosta. Gli ospiti vengono accolti in una realtà rurale che si tramanda da generazioni. Il camminatore può quindi pernottare in camere matrimoniali e cenare nel ristoro agricolo. La mattina seguente, tappa in direzione Cavo (previsto il trasferimento gratuito dei bagagli).

Terza tappa Campo ai Peri – Cavo 

Dalla strada provinciale, tenendo la sinistra, si prosegue verso il Burraccio (300 m). A cima del monte (500 m la più alta del versante orientale) si scende verso le Panche per poi risalire verso il monte Strega (400 m) e proseguire in cresta. Arrivati all’Aia di Cacio proseguiamo sulle pendici del Monte Serra, per poi scendere verso Vignola; al bivio seguire l’indicazione a sinistra fino alla piazzola di Fortunataccio. Uscendo per pochi metri sulla strada provinciale, mantenendo la sinistra, cerchiamo l’indicazione GTE verso la cima di Monte Grosso (348). Dopo una breve sosta si scende verso il mare: si attraversa Cala Mandriola, sosta al Mausoleo Tonietti, poi si prosegue per Cavo. A 1,5 chilometri dal centro abitato  possibile pernottare al B&B Capo Pero; Ester e Michele offrono servizio pick-up alla fine del GTE (0565 925023) Il B&B è a due passi da una caletta molto suggestiva dove rilassarsi e fare un ultimo bagno.

La GTE non è soltanto escursionismo, ma anche cultura. Infatti, i viandanti che si sono lasciati suggestionare dalle bellezze dell’isola d’Elba, possono raccontare le loro emozioni in forma di poesia con il contest pensato per coloro che hanno compiuto la traversata e che hanno alloggiato negli alberghi dell’isola. Per partecipare è necessario scrivere nel gruppo Facebook “GTE Grande traversata elbana”.