Uguaglianza di genere nel Cai, le prime idee della neonata Commissione “Politiche sociali”

Dagli spot di sensibilizzazione alle modifiche regolamentari per venire incontro alle esigenze delle Titolate agli ultimi mesi di gravidanza, alle neo mamme e ai neo papà: sono diverse le idee uscite dal primo incontro online della Commissione

Spot di sensibilizzazione rispetto alla problematica di genere da proiettare durante i corsi, riserva di candidature alle cariche sociali a livello sezionale in favore del genere meno rappresentato, modifiche regolamentari che vengano incontro alle esigenze di Accompagnatrici, Istruttrici e Operatrici in gravidanza o con figli molto piccoli, apertura della composizione della Commissione agli uomini (attualmente è formata da sole donne) e un logo di color magenta per celebrare i 160 anni. Sono stati questi alcuni dei suggerimenti di cui si è discusso in occasione del primo incontro della neonata Commissione permanente “Politiche sociali – Uguaglianza di genere” del Club alpino italiano, organizzata online la settimana scorsa.

Invertire la rotta

Il Club alpino italiano ha istituito questa Commissione al fine di perseguire attivamente gli obiettivi dell’Agenda 2030, in modo particolare il Goal 5 “Gender equality”, nonché sostenere tutte le associate e gli associati che trovano ostacoli all’interno della propria vita associativa. La Commissione ha come scopo principale l'analisi delle cause della bassa percentuale delle donne nei ruoli di vertice del Sodalizio (a livello centrale e territoriale), con la finalità di trovare le modalità per invertire la rotta proponendo agli organi dirigenti le necessarie azioni politiche e regolamentari e associative.

Un "congedo" per le Titolate

«Dal grande entusiasmo e dalle competenze di tutte sono sbocciate le prime idee e proposte da sottoporre ai vertici del nostro Sodalizio», commenta la coordinatrice della Commissione Fabiola Fiorucci, Istruttrice di arrampicata libera e Past Presidentessa del Cai Umbria, dopo la prima riunione. «La parità di genere è un obiettivo che possiamo raggiungere, nella società come nell'ambito della nostra associazione.

Tra le modifiche regolamentari citate in apertura, Fabiola Fiorucci cita

«l'ipotesi di una sorta di congedo che esoneri le Titolate in gravidanza o le neo mamme (ma anche i neo papà) dall'attività formativa annuale obbligatoria per mantenere il titolo di Accompagnatote, Istruttore od Operatore. Il prossimo incontro avrà come oggetto proprio la proposta di modifica del Regolamento generale e dei regolamenti delle commissioni tecniche. Non ci resta che augurare buon lavoro alla Commissione».