“Rifugi cardioprotetti” tra Canavese e Valli di Lanzo
Le Sezioni dell’Intersezionale Cai Canavese, Valli di Lanzo hanno dotato i loro rifugi, situati nelle Valli di Lanzo e nella Valle dell’Orco, del defibrillatore “Rescue Sam”, con il quale chiunque può salvare una vita

Un’immagine del rifugio Jervis © Cai Ivrea
«Far sì che nei rifugi delle nostre valli, ma non solo, sia presente un defibrillatore semiautomatico per uso pubblico, in modo che qualsiasi persona possa salvare una vita in caso di arresto cardiaco».
Un defibrillatore per le strutture in quota
Questo l’obiettivo della proposta della Commissione medica dell’Intersezionale Cai Canavese, Valli di Lanzo, che ha proposto alle Sezioni del raggruppamento di dotare le proprie strutture in quota del defibrillatore “Rescue Sam”, dopo l’interessante proposta di acquisto concordata con la ditta produttrice.
«Il defibrillatore semiautomatico per uso pubblico guida il soccorritore nelle manovre di rianimazione cardio polmonare», spiegano dalla Commissione. «Grazie al suo sofisticato algoritmo di analisi sviluppato totalmente in Italia, questo importante strumento è in grado di identificare la necessità di somministrare una scarica elettrica. Compatto, ergonomico e leggero, il Rescue Sam diventa uno strumento salva vita indispensabile per rendere il proprio ambiente cardio protetto».
I quattro rifugi già “cardioprotetti”
Grazie al progetto, denominato “Rifugi cardioprotetti”, oggi i defibrillatori sono presenti già in quattro rifugi: il Città di Cirié della Sezione Uget Cirié (Val d’Ala – Valli di Lanzo), il Paolo Daviso della Sezione di Venaria Reale (Val Grande – Valli di Lanzo), il Guglielmo Jervis della Sezione di Ivrea (Valle dell’Orco) e il Guido Muzio della Sezione di Chivasso (Valle dell’Orco).
«Un ulteriore passo per rendere i nostri rifugi sempre più “Presidi del territorio” a disposizione di alpinisti ed escursionisti, centro di attività divulgative, formative, educative
e di apprendimento propedeutiche alla conoscenza e alla corretta frequentazione della montagna», concludono dalla Commissione.