Sat, presentato il documento programmatico 2023

Arriva “ECOlution in quota”, nuovo marchio Sat per tutte le attività e iniziative green. Attenzione ai giovani, ai soggetti fragili e con disabilità, alle scuole e alle community social. Focus sulla salute e la prevenzione in montagna

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«Un momento di riflessione sul futuro e di pianificazione concreta per azioni che possono trovare loro compimento anche oltre l’anno solare. Abbiamo messo nero su bianco delle idee, delle progettualità, messo in movimento delle azioni che potranno trovare compimento anche negli anni successivi. Al documento hanno collaborato gli Uffici e le Commissioni della Sat. Ogni attività o iniziativa programmata meriterà ogni sforzo per la loro concretizzazione, in rapporto alle risorse che potranno essere destinate. Alcune iniziative editoriali, proposte per la ricorrenza del centocinquantenario, sono state collocate nel 2023 e nel 2024, considerato lo sforzo organizzativo ed economico sotteso agli eventi del 2022 e all’impegno per quelle, altrettanto meritevoli, che si concretizzeranno nel biennio successivo».

Con queste parole la presidente della Sat Anna Facchini ha presentato ieri il documento programmatico 2023 dell’associazione, una sorta di “piano di lavoro” che guarda a ciò che è stato fatto e a ciò che ancora si può e si deve fare. Tra gli obiettivi vi è quello di creare progetti di sistema per una gestione coordinata del patrimonio montano.

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La presentazione del documento programmatico 2023 © Sat

Le principali novità

Si chiama “ECOlution in quota” il marchio Sat che racchiuderà, a partire da quest’anno, attività, iniziative e progetti, in sinergia anche con enti accademici, museali, istituzionali, per lo sviluppo e la promozione del vivere eco. Nello specifico, l’intento è quello di diffondere una gestione ambientale esemplare, sostenibile ed efficiente partendo dalle strutture di accoglienza in quota: i rifugi.
Da segnalare anche “Rifugi sempre più green”, destinato alla riqualificazione energetica di alcuni rifugi Sat e alla manutenzione dei sentieri per raggiungerli. Il progetto consentirà alla Sat di promuovere la tutela della sostenibilità ambientale e, al contempo, ricavare fondi da reinvestire in un progetto eco-solidale di riqualificazione dei rifugi del Trentino, come il Val d’Amola “G. Segantini”, il Cevedale “G. Larcher”, il Stavel “F.Denza” e il Cima d’Asta “O. Brentari”.
Altra novità è l’iniziativa “I fotografi della Sat”, dedicata alle foto degli “amici della montagna” che vorranno condividere con Sat paesaggi, momenti e gite in montagna.

Casa della Sat di via Manci

“Punto Sat” sarà il nome dello spazio al piano terra dove verrà allestito un ufficio aperto al pubblico per informazione, tesseramento, promozione, merchandising. In previsione, presso lo Spazio Alpino, c’è anche la creazione di un “Museo della Montagna”, spazio dedicato alla cultura e alla storia della Sat, con tecnologie avanzate e pezzi dal Museo Storico, e una parete boulder nel cortile interno da utilizzare come palestra per bambini e bambine.

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Attività Sat con i giovani

Scuola, salute, prevenzione

Quali i pericoli in montagna? Come reagisce il mio corpo all’altitudine? Come vestirsi? E se fa caldo? E se fa freddo? Posso andare in montagna se…? E i bambini? E in gravidanza? Qual è l’alimentazione ideale? E le vipere? E le zecche? Da qui parte anche la proposta di una rubrica dedicata alla “Salute in montagna”, uno sportello digitale a disposizione dei soci per domande, informazioni e indicazioni su medicina e salute in montagna.
La Sat guarda anche alle attività e agli eventi per coinvolgere ragazzi e ragazze e sensibilizzare la frequentazione sostenibile e responsabile della montagna. Grande attenzione sarà data alle scuole di ogni ordine e grado con uscite e lezioni sul campo, l’alternanza scuola lavoro e la formazione dei docenti con corsi residenziali.

Altre iniziative

È allo studio la promozione di tre itinerari dedicati ad Alcide De Gasperi, per valorizzare il grande legame dello statista con le montagne e la terra trentina. Per quanto riguarda le Olimpiadi invernali 2026, con le Commissioni Tutela ambiente montano Cai di Lombardia, Alto-Adige, Veneto e Friuli-Venezia Giulia, è allo studio un osservatorio sullo stato avanzamento lavori per la realizzazione di specifici dossier comuni di documentazione.
Con il progetto “Gruppo montagna per tutti” si guarda anche alla promozione e al sostegno alla frequentazione della montagna di soggetti fragili o con disabilità. Continuano i corsi della Commissione scuole di alpinismo come pure le attività della Commissione Tutela ambiente montano. Tra le attività prosegue il monitoraggio dello studio dei pollini di alta quota in collaborazione con Fondazione Edmund Mach; come pure il monitoraggio della salute dei boschi a partire dal fenomeno del bostrico.

Il documento integrale è scaricabile cliccando qui.