La Settimana della Natura: difesa della biodiversità e degli ecosistemi

La Commissione centrale tutela ambiente montano dei Cai ha proposto alcune considerazioni per «sensibilizzare al meglio le coscienze di tutti i fruitori della montagna». In particolare, il punto critico per quanto riguarda il Club alpino italiano è proprio il tasso globale di perdita di biodiversità
Fino al 24 maggio, è in corso “La Settimana della Natura”, indetta dal ministero della Transizione Ecologica, con l’obiettivo di riscoprire la bellezza e la ricchezza dei Parchi italiani, rilanciare un turismo sostenibile, capace di spaziare dai beni culturali ai cibi locali, alla tutela del patrimonio di biodiversità che rende l’Italia un Paese unico al mondo. In quell’occasione, la Commissione centrale tutela ambiente montano del Cai ha proposto alcune considerazioni (scarica qui il documento originario) per «sensibilizzare al meglio le coscienze di tutti i fruitori della montagna». In particolare, il punto critico per quanto riguarda il Club alpino italiano è proprio il tasso globale di perdita di biodiversità, «senza precedenti nella storia dell’umanità, che rappresenta una minaccia diretta ed esistenziale per la vita e il benessere umano», continua la commissione.
«Siamo preoccupati per lo stato in cui versa la Natura, con circa un milione di specie a rischio di estinzione. Auspichiamo che l’Italia, assieme agli altri Stati membri della UE, intensifichi gli sforzi contro la perdita della Biodiversità assumendo decisioni ambiziose e realistiche con obiettivi e indicatori misurabili». Allo stesso tempo, «sosteniamo gli sforzi che saranno messi in atto per realizzare l’Agenda 2030 e i relativi Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile (SDGs), tenendo conto che questi SDGs sono fortemente interdipendenti e correlati. Pertanto si rafforzano reciprocamente». Infine, «siamo preoccupati del fatto che, sia la Relazione mondiale sullo Sviluppo Sostenibile, sia il Rapporto Istat SDGs 2021, evidenziano con chiarezza che gli SDGs 14 (“la Vita sott’acqua”) e 15 (“la vita sulla Terra”) mostrino una tendenza negativa a lungo termine», conclude la Commissione.
In particolare, l’auspicio è che queste scelte siano improntate all’assunzione di impegni urgenti per arrestare la perdita di biodiversità, proteggere e ripristinare gli ecosistemi terrestre, marino, d’acqua dolce e delle zone umide all'interno e all'esterno delle aree protette. Infine, si sottolinea l’interdipendenza tra le sfide ambientali, sociali, culturali ed economiche nel quadro più generale dello Sviluppo Sostenibile. «Consideriamo necessario integrare il valore della Biodiversità lungo l’intera catena del valore, anche in termini di produzione, commerci e consumi allo scopo di limitare ed evitare impatti negativi sulla Biodiversità medesima», aggiunge la commissione.

20 maggio, Giornata Mondiale delle Api

La Cctam si sofferma sugli importanti benefici e sui servizi ecosistemici, offerti dalle api alla società. Con l’impollinazione, svolgono una funzione strategica per la conservazione della flora, contribuendo al miglioramento e al mantenimento della Biodiversità.

21 maggio, Giornata Europea delle Rete Natura 2000

La più grande rete di aree protette al mondo, costituita da circa 27.000 siti terrestri e marini, che coprono oltre il 18% delle aree terrestri dell'Unione Europea e circa il 9% dei mari. Un sistema che svolge un ruolo essenziale nell’arrestare la perdita di biodiversità e che quest’anno compie trent’anni:

22 maggio, Giornata Mondiale della Biodiversità

«Anche la Giornata mondiale della biodiversità compie trent’anni: una data particolarmente importante per l’Italia che, oltre a essere tra i Paesi europei con maggior ricchezza floristica e faunistica, è caratterizzata da elevatissimi tassi di endemismo. Ci fermeremo un minuto a riflettere. I nostri comportamenti, i nostri stili di vita, i nostri consumi quanto incidono sulla perdita di biodiversità? Ce ne rendiamo conto? Possiamo migliorarli?», scrive la Commissione.

24 maggio, Giornata Europea dei Parchi

I 24 parchi nazionali italiani e le 29 Aree marine protette omogeneamente dislocate su tutto il territorio nazionale, che ricoprono circa 228 mila ettari di mare e circa 700 chilometri di costa, sono scrigni di biodiversità rappresentando un “modello integrato di sviluppo” che, seppure ancora implementabile, costituisce già l’esempio tangibile di “buone pratiche, nota ancora la Commissione. «Il Parco porta a riflettere su se stessi e sul futuro. Se lo si ascolta aiuta a vivere meglio e a pensare che ognuno è responsabile del futuro dei propri figli. Percorriamo quindi i Parchi con passo lento e prudente seguendo, ad esempio, il Sentiero Italia CAI», conclude il Presidente della Commissione Raffaele Marini.