Veneto, i rifugi tra usi civici dei terreni e Tariffario
Sabato 26 novembre a Mestre il Cai Veneto parlerà del riconoscimento di bivacchi e rifugi di proprietà delle sezioni, edificati su aree private o su demani collettivi, soggetti al regime giuridico degli usi civici. Al pomeriggio tavola rotonda sul Tariffario 2023. Parteciperà il Presidente generale del Cai Antonio Montani

Il Rifugio Galassi Città di Mestre © Cai Veneto
«Il momento di una riflessione e confronto tra i presidenti delle Sezioni proprietarie dei Rifugi Cai del Veneto e i rifugisti che gestiscono questo particolare ed inestimabile bene del Club alpino italiano. Sarà anche un momento di formazione su un tema sempre più pressante per i presidenti: il riconoscimento delle proprietà su aree private o usi civici delle strutture di proprietà».
Con queste parole il presidente del Cai Veneto Renato Frigo presenta l’appuntamento di sabato 26 novembre a Mestre, presso il Centro Pastorale Cardinal G. Urbani (via Visinoni, 4/C, Venezia-Zelarino), a partire dalle 8:30.
Rifugi e terreni, cosa cambia
Un evento, al quale parteciperà il Presidente generale del Cai Antonio Montani, che prevede al mattino l’incontro con i presidenti delle Sezioni sul tema “Rifugi e bivacchi Cai di proprietà o su sedime di terzi”, il pomeriggio la tavola rotonda tra i presidenti sezionali e i gestori dei rifugi del Veneto.
«I terreni dove sorgono i rifugi sono quasi sempre di proprietà dei comuni o delle Regole e, fino ad oggi, venivano concessi alle Sezioni in comodato d’uso gratuito per uso civico, in genere per una durata di 99 anni», spiega il presidente Frigo. «Ora però in Veneto la legge è cambiata e impone ai locatori contratti di utilizzo di max 30 anni con un canone di affitto, anche minimo. Sabato approfondiranno questo tema il funzionario della regione Veneto Stefano Occhipinti e l’Avvocato Domenico Sagui Pascalin. Quest’ultimo accennerà anche alle reciproche salvaguardie che locatore e locatario possono inserire al momento della stipula dei contratti di utilizzo dell’area in cui sorge il rifugio».
Confronto sul Tariffario
Il pomeriggio sarà invece al centro della tavola rotonda il Tariffario rifugi.
«Aldilà dell’oramai prossima approvazione del tariffario 2023, ci sembra giusto aprire un confronto per verificarne l’attualità e se risponde alle aspettative di soci e dei gestori», conclude Frigo.
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