La Commissione centrale tutela ambiente montano del Cai incontra i propri Organi tecnici territoriali del Centro-Sud

Appuntamento a Salerno sabato 11 e domenica 12 marzo per discutere le nuove linee guida per la formazione e l'aggiornamento dei Titolati. Marini: «un'azione fondamentale per poter analizzare le emergenze ambientali dei singoli territori e proporre azioni in materia di tutela»
Discutere le nuove linee guida per la formazione e l’aggiornamento dei Titolati Tam (Tutela ambiente montano) in modo tale queste figure possano essere di supporto attivo sia ai Gruppi regionali che alle Sezioni. Questo l'obiettivo dell'incontro annuale tra la Commissione centrale tutela ambiente montano del Cai e i propri Organi tecnici territoriali del Centro-Sud, in programma sabato 11 e domenica 12 marzo a Salerno, ospiti della Sezione Cai locale.
«Il tradizionale incontro, sospeso causa Covid, viene ripreso suddividendo il territorio in Centro-Nord e Centro-Sud, allo scopo di facilitare la massima partecipazione possibile e riprendere, grazie al rapporto diretto, il proficuo scambio di notizie e informazioni oltre ad analizzare concretamente le principali emergenze ambientali in essere», spiega il presidente della Cctam Raffaele Marini.

A Salerno nove regioni

A Salerno parteciperanno gli Organi tecnici territoriali Tam di Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Le altre saranno invitate in un analogo incontro previsto prossimamente a Milano. All’incontro di Salerno sono stati inviati anche i presidenti dei relativi Gruppi regionali «allo scopo di rafforzare e consolidare i già ottimi rapporti esistenti fra l’Organo tecnico e il Gruppo regionale di riferimento».

Qualità degli ecosistemi, funzioni ecologiche e presenza del Cai

Marini ritiene questa azione sinergica sempre più indispensabile
«per poter essere concretamente presenti sui territori, analizzare le emergenze ambientali e proporre azioni concertate che diano concreta applicazione ai principi statutari e ai documenti di indirizzo in materia di tutela dell’ambiente montano. Le cronache sottopongono quotidianamente alla nostra attenzione progetti di intervento che vanno ad incidere sulla qualità degli ecosistemi e sulle funzioni ecologiche che questi ecosistemi svolgono a favore dell’intera collettività, tentando di superare norme e regolamenti che derivano dalla applicazione di direttive europee quali ad esempio la Direttiva Habitat».
La presenza del Cai in tutte le fasi preliminari e procedimentali risulta dunque indispensabile
«per portare contributi di analisi e di proposta che siano in linea con i dettati nazionali ed internazionali in materia di tutela dell’ambiente così come recentemente sancito dalla modifica integrativa dell’articolo 9 della nostra Costituzione».
Nella giornata di domenica la Commissione centrale si riunirà per valutare gli esiti del confronto con i propri Organi tecnici e di conseguenza «indirizzare al meglio le iniziative e proposte di intervento in una visione nazionale coesa e uniforme».