A piedi nel Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, percorriamo la GTE NORD da Patresi a Cavo, per vivere un’esperienza ricca di suggestioni sensoriali, capace di imprimere nella mente e nel cuore ricordi evocativi.
Il territorio interno dell’isola più grande del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano costituisce una destinazione magica, capace di affascinare il viaggiatore che decida di andare alla scoperta dei suoi luoghi celati ai più, nei mesi in cui le condizioni climatiche ne esaltano le specificità.
Mare, montagne, paesaggi scenografici e suggestivi. L'olfatto viene inebriato dal profumo delle erbe presenti sull’isola, dal cappero al pepolino, dal sambuco al mirto, mentre la vista si perde nelle sfumature delle colorate scenografie naturali dell’arcipelago, a cui il mare fa da cornice.
Uno dei cammini più significativi, per durata e per varietà, è l’itinerario conosciuto come GTE, vale a dire la “grande traversata elbana”.
Sviluppato lungo la dorsale che collega la maggior parte dei sentieri dell’isola, il tracciato può essere percorso a tappe, come vi consigliamo in questa narrazione che vi condurrà in tre giorni da Patresi a Cavo attraverso la variante nord, che parte, appunto, da Patresi. Ricordiamo che l'itinerario può essere percorso anche al contrario, con partenza da Cavo e arrivo a Patresi, scelta che fa buona parte dei camminatori.

L’itinerario
L'itinerario inizia a Patresi, con pernottamento all’hotel Belmare.
Presso l'hotel potrete ritirare la pergamena GTE e discorrere con Matteo Anselmi, che ha percorso la GTE sud in 4 h 50 min., stabilendo il record di percorrenza,
È consigliabile arrivare la sera prima per godere di un incantevole tramonto dalla terrazza dell’hotel. Qui potrete degustare numerosi prodotti tipici (birra dell’Elba, passiti, l’Ansonica e l’Aleatico – gioielli della realtà vitivinicola dell’isola-, le prelibatezze di “Armando confetture, i dolci del laboratorio artigianale Elba Magna, la composta di cipolla di Patresi), menù a scelta e colazione a buffet.
Chi arriva in auto può lasciarla gratuitamente nel parcheggio coperto e ritirarla a fine GTE.
Prima tappa: Patresi - Monte Perone
La prima tappa è piuttosto impegnativa (per informazione lungo il percorso, contattare Vincenzo al numero +39 335 1803359).
Da Patresi (120 m) si percorre il sentiero “Raggio verde” e si arriva a Serra Ventosa (600 m), dopodiché, svoltando a destra si raggiungono le sorgenti del Bollero (600 m), prima di risalire alla vetta del Troppolo (700 m). Proseguendo si arriva al bivio di Campo alle Serre. In località la Terra si gira a sinistra; da qui inizia la salita fino al passo della Tavola (928 m), adatto alla pausa pranzo.
Il cammino prosegue sul versante nord-occidentale; al primo bivio del sentiero 110 si gira a destra per arrivare alla sella del Monte Perone (623 m). Scendendo lungo la strada asfaltata (lato Poggio), troverete alla vostra destra il sentiero 115: dopo circa 2,9 chilometri raggiungerete l’agriturismo Fonte di Zeno (Andrea, tel. +39 340 3954459) insignito dell’Oscar dell’ecoturismo 2019 da Legambiente per l’ottima gestione ambientale. Si tratta di un antico casale tradizionale, immerso nel bosco, da cui si possono scorgere le isole di Capraia e Gorgona. Un ambiente incontaminato, in cui troverete camere dotate di servizi privati, tv sat e loggia esterna attrezzata. Le colazioni e le cene della cucina tradizionale elbana (su prenotazione) sono preparate con prodotti tipici e a km 0.

Seconda tappa: Monte Perone - Campo ai Peri
La mattina si riparte in direzione Procchio. Continuando da Pietra Acuta e Monte Castello, si scende verso il Colle di Procchio. Sulla provinciale si gira a destra e dopo circa 50 metri si nota l’indica- zione GTE. Si prosegue per Literno (verso Colle Reciso); si scende verso Casa Marchetti e poi, attraversando la strada asfaltata, si raggiunge l’agriturismo Montefabbrello (Dimitri, tel. +39 338 6183584) per la seconda sosta. Gli ospiti vengono accolti in una realtà rurale che si tramanda da generazioni. Il camminatore può quindi pernottare in camere matrimoniali e cenare nel ristoro agricolo. La mattina seguente, tappa in direzione Cavo (previsto il trasferimento gratuito dei bagagli).

Terza tappa: Campo ai Peri - Cavo
Dalla strada provinciale, tenendo la sinistra, si prosegue verso Il Burraccio (300 m). A Cima del Monte (500 m, la più alta del versante orientale) si scende verso le Panche per poi risalire verso il Monte Strega (400 m) e proseguire in cresta. Arrivati all’Aia di Cacio proseguiamo sulle pendici del Monte Serra, per poi scendere verso Vignola; al bivio seguire l’indicazione a sinistra fino alla piazzola di Fortunataccio. Uscendo per pochi metri sulla strada provinciale, mantenendo la sinistra, cerchiamo l’indicazione GTE verso la cima di Monte Grosso (348 m).
Dopo una breve sosta si scende verso il mare: si attraversa Cala Mandriola, sosta al Mausoleo Tonietti, poi si prosegue per Cavo. A 1,5 chilometri dal centro abitato è possibile pernottare al B&B Capo Pero (Michele 0565 925023), Ester e Michele offrono servizio pick-up alla fine della GTE. Il B&B è a due passi da una caletta molto suggestiva dove rilassarsi e fare un ultimo bagno prima di lasciare l’isola, oppure prima di iniziare la GTE se si decide di percorrere l'itinerario in senso inverso.

Da sapere
Evitate i mesi più caldi, meglio organizzare il viaggio in primavera o in autunno anche per godere dei profumi e dei colori della natura, che meglio si esprime in queste stagioni.
Organizzate l’arrivo nei giorni feriali per ottenere le tariffe migliori, tenendo presente che, grazie alle convenzioni con gli alberghi in cui pernotterete, è possibile usufruire di tariffe ridotte per i traghetti. Per gli spostamenti da e per il porto, potrete avvalervi di Riccardo Bisso (tel. 333 2218584), che offre servizio un ottimo servizio taxi, noleggio minivan con conducente e trasporto bici con Bike Shuttle, per una rilassante vacanza senza auto al seguito.
Utilizzate una cartina dei sentieri (esiste anche una app sul percorso) e di avere sempre a disposizione un numero di telefono. Ricordate che i titolari delle strutture di soggiorno, ottimi conoscitori del territorio, saranno lieti di darvi informazioni e suggerimenti.
Da portare
Ciò che non può mai mancare, ovviamente, è l'acqua per idratarsi, soprattutto nei mesi più caldi. Per abbattere l'uso della plastica e incentivare il turismo responsabile, è consigliato portare la propria borraccia che potrà essere ricaricata nei numerosi punti acqua dell'isola, sia pubblici che privati.
Chi affronta simili itinerari dev'essere ben equipaggiato, con particolare attenzione alla scelta delle calzature. Alcune tappe particolarmente impegnative richiedono scarpa confortevoli e leggere, ma in grado di offrire stabilità, protezione alle caviglie e ottima aderenza. Tutte le migliori case produttrici offrono modelli che propongono tali caratteristiche, con alcune varianti specifiche. Noi presentiamo il modello Renegade Evo GTX di Lowa, perfetto per il tipo di percorso.
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Nel nuovo RENEGADE EVO GTX il lato interno della parte anteriore della calzatura è stato realizzato tutto in un unico pezzo, per un comfort superiore della tomaia. Eliminando cuciture superflue, la pelle di nabuk viene qui lavorata in modo che si possa adattare flessibilmente all’ossatura individuale del piede per evitare sfregamenti e dare sollievo all’articolazione dell’alluce. L’allacciatura bizona può essere ora adattata alle esigenze individuali in modo molto semplice tramite ganci di nuova concezione. La membrana impermeabile e traspirante in GORE-TEX assicura un comfort superiore. La nuova RENEGADE presenta un sistema di suole di nuova progettazione con due agenti ammortizzanti, per assicurare una guida perfetta del piede. La nuova suola VIBRAM RENE TRAC® contribuisce a una buona tenuta. Per esplorare l’universo Lowa www.lowa.it.
Per godere degli scenari naturali che l’arcipelago offre, vi consigliamo di avere con voi un binocolo poco ingombrante e leggero. Presso l'hotel Belmare di Patresi è possibile provare il nuovo binocolo Ziel approvato dal Club alpino italiano, su cui facciamo il focus.

Nato dalla storica collaborazione tra Ziel e CAI, il binocolo Z-CAI monta prismi BAK 4 con trattamento antiriflesso Multi Green System, per immagini nitide. Caratteristiche Fogproof & Waterproof per resistere a qualsiasi condizione atmosferica. Design italiano, rivestimento antiscivolo per una presa più sicura, custodia e tracolla in dotazione, offre una garanzia di 10 anni.
Per vedere la gamma dei binocoli Ziel Cai, www.ziel.it
Le strutture