La spedizione italiana con l'assessore al turismo della cittadina di Basey © Matteo RivadossiNei giorni scorsi alcune contestazioni, diffuse attraverso un comunicato stampa a firma della Commissione Centrale Speleologia e Torrentismo del CAI (CCST) e della Società Speleologica Italiana (SSI), sono state pubblicata da Lo Scarpone e da altre testate. Il comunicato, ora rimosso dal sito, sollevava dubbi circa la correttezza dei comportamenti adottati da un gruppo di speleologi italiani (non idenficati nel comunicato) durante una recente spedizione sull’isola di Samar, nelle Filippine. Accuse che i partecipanti alla spedizione, che hanno scelto di farsi avanti per chiarire il contesto delle accuse, definiscono prive di fondamento e che hanno spinto gli stessi a diffondere una nota di chiarimento corredata di documentazione ufficiale.
Come direttore responsabile de Lo Scarpone mi scuso a nome della testata per la diffusione di questo contenuto, ora rimosso. Nell'ottica di restituire un quadro il più possibile veritiero qui di seguito trovate la replica e la pubblicazione della documentazione ricevuta.
Una lunga tradizione di esplorazioni a Samar
La spedizione Samar 2025 rappresenta l’ultima tappa di un percorso iniziato nel 1987, che ha visto numerosi gruppi italiani contribuire alla conoscenza del fenomeno carsico dell’isola e alla valorizzazione del suo patrimonio sotterraneo. Le esplorazioni, ricordano i promotori, hanno portato alla luce alcune delle più importanti cavità dell’arcipelago filippino, offrendo nel tempo nuove opportunità ecoturistiche alle comunità locali.
Secondo i firmatari del documento, lo stile delle missioni è sempre stato “leggero, rispettoso dell’ospitalità ricevuta, delle leggi e delle convenzioni vigenti”, con particolare attenzione alle norme introdotte dopo l’istituzione del Samar Island Natural Park (SINP).
I permessi e le procedure rispettate
Gli speleologi spiegano di aver seguito scrupolosamente tutte le procedure previste dal protocollo:
Permesso del DENR (Department of Environment and Natural Resources), regolarmente ottenuto e allegato al comunicato ufficiale.
Presentazione del permesso alle autorità locali, con incontro avvenuto il 10 aprile 2025 con l’Assessore al Turismo di Basey, Evangeline O. Ritaga, e con lo staff comunale, alla presenza del sindaco Luz Chu-Ponferrada.
Nulla osta di polizia ed esercito, con formali appuntamenti presso le stazioni competenti per questioni di sicurezza.
Coinvolgimento delle autorità di Barangay, che hanno designato guide e portatori locali, nello specifico il sig. Robert Cabus (Barangay Mabini) e il sig. Jelbert Mabahin (Sitio Bagti).
Gli organizzatori sottolineano inoltre che tutte le topografie e i dati raccolti verranno consegnati al DENR, come già avvenuto per la spedizione Samar 2023, i cui report sono stati trasmessi alle autorità competenti di Catbalogan e Basey.
Rapporti con la speleologia filippina
Gli italiani ammettono di non avere rapporti ufficiali con la Philippine Speleological Society (PSS), definita “eterea”, ma ricordano di aver sempre collaborato con speleologi locali motivati, come Joni Bonifacio, e con amici speleologi di Manila e di altre regioni.
Le accuse e la richiesta di rettifica
I partecipanti alla spedizione si dicono “sorpresi e amareggiati” che contestazioni ritenute “becere” e prive di firme abbiano trovato spazio su canali ufficiali di rilievo, come quelli del Club Alpino Italiano (CAI) e della Società Speleologica Italiana (SSI)
Secondo i partecipanti alla spedizione tali prese di posizione rischiano di danneggiare non solo la loro reputazione ma soprattutto l’immagine della speleologia italiana in ambito internazionale. “Preferiamo pensare a una leggerezza, a una caduta di stile, piuttosto che a un intento denigratorio”, scrivono.
Per questo i firmatari chiedono, come si sta facendo, una comunicazione chiara che spieghi i ruoli delle diverse parti coinvolte. “Delle semplici scuse non bastano”, concludono.
I firmatari
La dichiarazione porta la firma dei partecipanti alla spedizione Samar 2025:
Guido Rossi, Matteo Rivadossi, Nadir Rivadossi, Teresa Lecchi, Claudio Castegnati, Stefano Lillo Panizzon, Matjaz Bozic, Joni Bonifacio.
Al comunicato sono allegati il permesso ufficiale del DENR, valido dal 10 aprile al 10 maggio 2025, e il link al post istituzionale del Municipio di Basey che conferma l’incontro con le autorità locali e il sostegno del sindaco all’iniziativa, che incorporiamo di seguito.