Le Dolomiti non sono solo montagne: sono un’idea, un’immagine, un racconto collettivo che si è formato nei secoli e che ancora oggi continua a evolversi. È proprio questa “invenzione del paesaggio dolomitico” il cuore di Dolomiti, lo spettacolo infinito, il nuovo libro di Paolo Paci, edito da Corbaccio.
Con la sua consueta sensibilità di scrittore e giornalista esperto di montagna, Paci accompagna il lettore in un percorso che attraversa cinque secoli di arte, storia, cultura e avventura. Dalle prime rappresentazioni delle Dolomiti nei dipinti di Tiziano alle fotografie alpine ottocentesche, dai pittori romantici ai registi e pubblicitari contemporanei, l’autore ricostruisce come l’immagine di queste montagne si sia sedimentata nella memoria collettiva, trasformandosi da territorio selvaggio a simbolo universale di bellezza.
Ogni capitolo è un tassello di un grande affresco che unisce la storia politica e bellica, l’evoluzione economica e turistica, le imprese sportive e alpinistiche, e la cultura delle genti di montagna. Sullo sfondo, come presenze maestose e silenziose, si stagliano i “giganti del Cadore” - Antelao, Pelmo, Sorapiss, Tofane, Cristallo - che da secoli osservano le trasformazioni del mondo umano ai loro piedi.
Paci ci invita a guardare le Dolomiti con occhi nuovi, a leggerne le pieghe nascoste, a coglierne gli incanti autentici ma anche le finzioni pubblicitarie e gli eccessi della modernità. Dolomiti, lo spettacolo infinito è dunque molto più di un saggio sulla montagna: è una riflessione sull’identità stessa del paesaggio, sul modo in cui lo vediamo, lo rappresentiamo e finiamo per reinventarlo.
Un libro da leggere non solo per chi ama la montagna, ma per chi vuole capire come nasce la bellezza, e come, nel tempo, impariamo a raccontarla.
La sinossi
L'invenzione del paesaggio dolomitico è il filo rosso che Paolo Paci segue pagina dopo pagina, dal primo quadro di Tiziano che raffigura le Dolomiti cadorine alle prime fotografie di soggetto alpino, passando per i pittori romantici, i registi, i pubblicitari. Ogni capitolo ci offre la visione personale dei protagonisti delle vicende politiche e belliche, dell'evoluzione economica, della cultura, dello sport. Attraverso i loro occhi, la loro percezione del territorio, si compone un grande affresco che copre cinque secoli di storia e si fissa nel presente, in un confronto oggettivo e appassionante. Sullo sfondo, sempre presenti, le grandi vette dolomitiche, i «giganti del Cadore», dall’Antelao al Pelmo, al Sorapiss, alle Tofane e al Cristallo, con le storie dei conquistatori otto-novecenteschi e delle più famose dinastie di guide alpine. Un viaggio, quello raccontato da Paci, che insegna a leggere il paesaggio delle Dolomiti nelle sue pieghe più nascoste, nei suoi incanti ma anche nelle sue finzioni (pubblicitarie) e negli eccessi della modernità.
Il libro