“Per silenzio e vento”: il nuovo documentario di Matteo Righetto

Per silenzio e vento è il nuovo documentario di Matteo Righetto, diretto da Marco Zuin. Il progetto esplora il rapporto tra uomo e montagna ed è stato presentato al MIA 2025.

Possiamo considerare i luoghi in cui viviamo come specchio del nostro tempo? Possono offrirci indicazioni per affrontare il futuro? E se la montagna potesse parlarci, sapremmo ascoltarla? Forse non è davvero muta: ci parla in un linguaggio che solo pochi comprendono.

Queste sono le domande al centro di Per silenzio e vento, il documentario ideato e scritto dallo scrittore Matteo Righetto, con la regia di Marco Zuin. Il progetto esplora il legame profondo e spirituale tra l’uomo e la montagna, proponendo una riflessione sui significati contemporanei dell’alpinismo, sul valore evocativo e civile dell’alpe e sul suo ruolo come guida verso una nuova consapevolezza ecologica e sociale.

Attualmente in lavorazione, le riprese del documentario sono iniziate la scorsa primavera tra Veneto e Trentino-Alto Adige, estendendosi anche a Piemonte e Valle d’Aosta. Il progetto è stato presentato al MIA Mercato Internazionale Audiovisivo, promosso da ANICA e APA, in programma a Roma dal 6 al 10 ottobre 2025. Per silenzio e vento parteciperà al Co-Production Market e Pitching Forum, selezionato tra 500 progetti provenienti da 81 Paesi.

Il documentario è prodotto da Albolina Film, con sede a Bolzano, e da LEubage, società attiva tra Trentino e Valle d’Aosta, con il contributo e la collaborazione di Trentino Film Commission, il supporto di Montura e il patrocinio di Club Alpino Italiano e Fondazione Dolomiti UNESCO.

Matteo Righetto, che vive tra Padova e Colle Santa Lucia, nelle Dolomiti bellunesi, da anni intreccia narrativa e impegno attivo ecologista con cui invita ad agire per recuperare quello spirito selvatico che ci unisce alla Natura, come racconta nel suo recente saggio Il richiamo della montagna (Feltrinelli, 2025) e attraverso iniziative di sensibilizzazione, anche come Presidente della Sezione CAI Livinallongo-Colle Santa Lucia. Questo documentario prosegue e amplia il suo lavoro, portandolo sul piano cinematografico grazie alla consolidata sintonia e al pensiero comune con Marco Zuin, regista trevigiano impegnato nel documentario sociale, inteso come socialità e attenzione alla comunità al suo fianco.

Un documentario che è non solo una riflessione civile e poetica: dalla relazione individuale con la montagna a una prospettiva comunitaria, in cui l'alpe diventa metafora di rigenerazione, consapevolezza e cura.