Realizzato con il contributo del Centro Cinematografia e Cineteca del Club alpino italiano e prodotto, tra gli altri, in collaborazione con il Cai sezione di Perugia e Ascoli Piceno, scuola intersezionale umbra di alpinismo “Giulio Vagniluca" e il Gruppo speleologico Cai Perugia, “Tomica” e le vie segrete della Sibilla” è un documentario che racconta la storia alpinistica dei Monti Sibillini.
Prendendo spunto dalla prima ripetizione in libera della sua via di arrampicata sportiva più impegnativa - Tomica - affacciata sui laghi di Pilato, nel cuore del Parco Nazionale, il film di Andrea Frenguelli segue le mosse di Gabriele, giovane alpinista cresciuto nel mito di un percorso leggendario e inviolato: i tentativi, le salite sui sentieri, le notti in bivacco, fino alla catartica liberazione della via. Un filo rosso che si intreccia con le storie dei vecchi e dei nuovi protagonisti di queste montagne,da sempre portatrici di un’aura di mistero e in costante, per quanto spesso tragico, cambiamento.
Tra i protagonisti del film, Gabriele Antonielli, giovane alpinista perugino realizzatore della prima ascensione in arrampicata in libera di Tomica, sul Gran Gendarme di Pizzo del Diavolo al Monte Redentore.
Martedì 13 giugno ci sarà l'anteprima del film a Perugia presso il cinema all'aperto dei Giardini del Frontone. La pellicola farà presto il suo ingresso nel catalogo della Cineteca: sarà reso disponibile al prestito e visibile nel catalogo online.
“AI Monti Sibillini: terra di pastori e di negromanti, di magia e di leggende”, capace di regalare infinita bellezza nel suo paesaggio ma anche immani tragedie naturali.
Un terreno ideale per una ricerca narrativa ma talmente tanto denso di significanti da lasciare a volte smarriti. In questo senso, raccontare i Sibillini attraverso la loro storia alpinistica, tenendo ben a fuoco le evoluzioni dell’arrampicata, rappresenta un motore narrativo prezioso e ideale.
Tomica e le vie segrete della Sibilla non tratta solo la salita in arrampicata libera di una via difficile in ambiente, né si limita ad una lista asettica di personaggi del passato, ma è anche l’occasione per descrivere una terra che negli ultimi decenni ha vissuto cambiamenti epocali, sia dal punto di vista ambientale che antropologico.