Martina e Vannia, le nuove gestrici del Rifugio Mariotti al Lago Santo Parmense © Archivio Rifugio MariottiDa fine maggio 2025, Martina Bruschi e Vannia Colaiacovo sono le nuove gestrici del Rifugio Mariotti, storico punto di appoggio del CAI di Parma, costruito nel 1882 sulle rive del Lago Santo Parmense. Dopo 15 anni di gestione da parte di Marcello Montagna, Martina e Vannia sono state selezionate tra le 22 candidature pervenute. La loro è un'avventura che inizia con entusiasmo, passione e un pizzico di “sano timore”, consapevoli delle difficoltà e delle responsabilità del loro ruolo.
Gestire un rifugio di montagna non è una scelta banale né scontata. Come arrivate a questa esperienza insieme, sia dal punto di vista lavorativo che personale?
Abbiamo età diverse, Martina è del 1990, Vannia del 1982 ma siamo unite dalla passione per la montagna, passione che ha fatto incrociare le nostre strade circa 8 anni fa proprio al Mariotti, quando Martina già lavorava qui da diversi anni e Vannia ha lavorato come dipendente stagionale.
Per gli escursionisti emiliani e toscani questo è un luogo speciale e simbolico, che rapporto avete con il Rifugio, il Lago Santo e l'Appennino?
Il Mariotti, come affettuosamente lo chiama chiunque lo conosca e ne ami l'essenza, ha sempre rappresentato per entrambe molto più di un luogo di lavoro o di un semplice rifugio. Non solo per l'innegabile bellezza del posto, con le cime dell'Appennino parmense che abbracciano un lago dai riflessi color smeraldo. È un luogo capace di trasmettere un'energia unica: ed è probabilmente grazie a questa che è arrivata la decisione di partecipare al bando del CAI. L'idea è partita da Vannia che, venuta a sapere dell'opportunità, ha pensato subito a Martina come partner ideale per tentare l'avventura insieme. Il messaggio arriva mentre Martina era in Tibet, impegnata in un viaggio spirituale che, col senno del poi, ha assunto un significato ancora più profondo. La risposta di Martina non ha tardato ad arrivare: "Appena torno ci vediamo". Di nuovo, la montagna a fare da sfondo ad una svolta nella vita di entrambe che, seppur abituate ai ritmi che il lavoro e la vita di montagna impongono, assume altri connotati se vissuti da imprenditrici.
Come pensate di organizzare il lavoro e quali sono i vostri obbiettivi?
L'obiettivo principale dopo aver preso il testimone della gestione del Rifugio Mariotti è quello di continuare a farlo vivere mantenendo intatta la sua anima e impegnandosi per far conoscere e rispettare la montagna circostante. Al Rifugio Mariotti non mancheranno mai l'accoglienza a tutti gli escursionisti, fatta di consigli per vivere la montagna in modo consapevole, di buona cucina e stufe accese ogni volta che qualcuno avrà bisogno di scaldarsi.
Un rifugio è anche un presidio culturale, un luogo dove aumentare la consapevolezza e la sostenibilità di chi frequenta le montagne, come pensate di approcciare questi aspetti?
Il rispetto dell'ambiente e del luogo in cui ci troviamo è un tema centrale per noi e cerchiamo di metterlo in pratica con alcuni accorgimenti: abbiamo deciso di non vendere bottiglie in plastica e cerchiamo di incoraggiare chiunque a portarsi borracce che qui è possibile riempire con ottima acqua di sorgente. Inoltre, non smettiamo mai di ripetere quanto sia importante che ognuno porti i propri rifiuti a valle, un modo anche per aiutarci a non accumulare qui quantità eccessive di spazzatura.
Andate incontro alla prima estate di gestione, quali sono aspettative, speranze e timori?
Il rispetto per l'ambiente passa anche attraverso il rispetto delle persone: andare in montagna insegna a sviluppare l'empatia, un atteggiamento utile ad offrire sempre aiuto a chi è in difficoltà e ad imparare ad adattarsi e apprezzare i ritmi meno frenetici di questo ambiente speciale. In qualità di gestrici, siamo persone che si vogliono impegnare a dare un servizio di qualità ma vogliamo anche tramandare le regole della buona educazione della montagna. Vorremmo che ogni passo fatto per raggiungere il Mariotti sia anche un percorso verso un atteggiamento responsabile nei confronti della natura e delle persone impegnate per salvaguardarla. Un'estate fantastica aspetta la nuova gestione del Mariotti: meteo permettendo, ci si aspetta che gli amici del CAI, gli escursionisti sia affezionati che nuovi vengano a godersi questa perla incastonata nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano.
Il Lago Santo Parmense dall'ingresso del Rifugio Mariotti © Archivio Rifugio Mariotti