17enne italiano vince il “Wildlife Photographer of the Year” con uno scatto sui Monti Lepini

Andrea Dominizi, giovane dei Monti Lepini, conquista la giuria internazionale del Natural History Museum di Londra con uno scatto che unisce denuncia ambientale e conservazione.
La foto vincitrice, di Andrea Dominizi

Ha 17 anni, e il suo sguardo sul mondo naturale è già quello di un grande fotografo. Si chiama Andrea Dominizi, ed è il vincitore della categoria giovani del Wildlife Photographer of the Year 2025, il più prestigioso concorso al mondo dedicato alla fotografia naturalistica, organizzato ogni anno dal Natural History Museum di Londra.

Lo scatto con cui il ragazzo laziale ha conquistato la giuria è stato realizzato sui Monti Lepini, tra i boschi che si estendono tra le province di Roma, Latina e Frosinone. È lì che, in un pomeriggio di fine estate, ha immortalato un coleottero della specie Morimus asper, un piccolo abitante del legno morto che si muoveva con lentezza sopra un tronco.
Alle sue spalle, però, non c’erano solo alberi e muschio: sullo sfondo si stagliavano i macchinari del disboscamento, come simbolo dell’impatto umano sulla foresta.

Andrea Dominizi entra così in una ristretta cerchia di giovani fotografi che, attraverso la lente, stanno rinnovando il linguaggio della fotografia naturalistica. Il suo scatto, insieme alle altre 100 immagini selezionate tra oltre 60.600 candidature provenienti da 113 paesi, è attualmente esposta al Natural History Museum di Londra, prima di intraprendere un tour mondiale.

 

Un’immagine che parla di due mondi

Nella fotografia vincitrice convivono due narrazioni opposte: la distruzione, rappresentata dai segni delle motoseghe e dalle sagome metalliche che interrompono l’orizzonte, e la resilienza, incarnata dal piccolo insetto, capace di trasformare ciò che l’uomo considera scarto in nuova vita.
Il Morimus asper, infatti, è un coleottero xilofago, una specie essenziale per l’ecosistema dei boschi perché ricicla il legno morto, restituendo materia organica al suolo e favorendo il ciclo naturale della rinascita.

“Volevo mostrare come anche il più piccolo essere vivente possa avere un ruolo fondamentale nella sopravvivenza del Pianeta - ha spiegato Dominizi al momento della premiazione -. Spesso la bellezza è nascosta nei luoghi feriti dall’uomo: bisogna solo imparare a guardarla con rispetto”.

 

Wildlife Photographer of the Year 2025

Nella stessa edizione, il titolo assoluto di Wildlife Photographer of the Year 2025 è andato al sudafricano Wim van den Heever, autore di un’immagine straordinaria che mostra una iena bruna aggirarsi di notte tra le rovine sabbiose della città fantasma di Kolmanskop, in Namibia.
Una scena che unisce la decadenza umana e la forza della natura, in un dialogo visivo che ha richiesto al fotografo dieci anni di paziente attesa per essere catturato.