Seminario BiblioCAI Vicenza con Pietro Andrein
Seminario BiblioCAI Vicenza con Lorena Bravo
Il gruppo dopo la visita alla biblioteca CAI VicenzaLo scorso 11 ottobre 2025, nella prestigiosa Sala Dalla Pozza di Palazzo Cordellina, nel cuore della Biblioteca Bertoliana, la Sezione CAI di Vicenza ha accolto il 21° Seminario BiblioCAI, una delle iniziative organizzate per celebrare il 150° anniversario della Sezione. Un incontro ricchissimo, con 36 bibliotecari provenienti da 23 sezioni e ben 17 interventi tra presentazioni istituzionali, relazioni tecniche e contributi da tutta Italia.
Il presidente della Sezione di Vicenza, Maurizio Dalla Libera, ha aperto i lavori ripercorrendo le tappe fondamentali dei 150 anni della Sezione: una storia che intreccia alpinismo, cultura e impegno civico. Dalla scuola di alpinismo “Umberto Conforto” ai progetti con le istituzioni culturali cittadine, dagli itinerari tra città e collina ai due periodici sezionali, fino alla valorizzazione di un ricco archivio storico: un patrimonio diffuso che racconta un secolo e mezzo di vita vicentina e montana.
Sono intervenuti anche Laura Colombo, vicepresidente generale del CAI, e Massimiliano Corradini, consigliere centrale referente per l’Area Cultura, che hanno ribadito il ruolo delle biblioteche sezionali come presidio culturale per le sezioni e per il territorio. Un saluto speciale è arrivato da Alberto Galla, presidente della Biblioteca Bertoliana, che ha illustrato il prezioso patrimonio dell’istituzione, tra 3650 manoscritti e numerosi fondi librari e archivistici.
Biblioteche, archivi e identità: il cuore dei lavori
Il seminario è entrato nel vivo con la presentazione di Maria Giovanna Canzanella, presidente delegata della SO Biblioteca nazionale e coordinatrice BiblioCAI, che ha illustrato lo stato del CAISiDoc, la rete documentaria che raccoglie i cataloghi di 136 biblioteche sezionali.
La prima relazione tecnica è stata affidata a Lorena Bravo della Sezione di Vicenza, che ha mostrato materiali di straordinario interesse storico: cataloghi ottocenteschi, quaderni geologici, lettere con veline dei primi del Novecento e un affascinante libro di vetta la cui datazione è stata finalmente chiarita durante il seminario.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema degli archivi. Mariano Venturini, vicedirettore del CAI, ha presentato una dettagliata ricognizione dell’Archivio del CAI centrale, con 757 unità archivistiche censite e materiali che coprono oltre 150 anni di storia associativa. La relazione ha messo in evidenza la necessità di strumenti condivisi, digitalizzazione, regole di conservazione e attenzione ai rischi di dispersione.
A seguire, la Soprintendenza archivistica del Veneto e Trentino Alto Adige – con gli interventi di Francesca Crema, Marco Spagni e Ines Gheno – ha presentato i risultati del censimento degli archivi delle sezioni CAI venete: circa 400 metri lineari di documenti, spesso preziosi ma fragili, talvolta mutili, talvolta in attesa di riconoscimento di interesse storico.
Confronto aperto tra sezioni
Il pomeriggio è stato dedicato allo scambio di esperienze tra bibliotecari e responsabili sezionali, tra criticità comuni e buone pratiche: dalla dispersione documentaria dovuta ai traslochi, ai problemi di conservazione delle fotografie, dalla necessità di software adeguati all’interesse per la creazione del Polo SBN CAI, per integrare la rete bibliotecaria del Club Alpino Italiano nel Servizio Bibliotecario Nazionale.
Tra i numerosi interventi, quelli delle sezioni di Torino, Pordenone, Verona, Varallo e Milano hanno portato esempi concreti di archivi complessi, ricchi e spesso difficili da gestire, confermando la rilevanza del lavoro di coordinamento nazionale.
Un patrimonio da valorizzare insieme
Il seminario si è concluso con l’annuncio della sede del prossimo BiblioCAI, che nel 2026 sarà ospitato dalla Sezione di Genova, e con una visita guidata alla biblioteca e all’archivio sezionale di Vicenza, dove Lorena Bravo ha mostrato materiali storici di eccezionale interesse.
Una giornata intensa, partecipata e ricchissima, resa possibile dall’impegno della Sezione di Vicenza, della Biblioteca Bertoliana e di tutti i bibliotecari presenti. Un momento di crescita collettiva che conferma quanto biblioteche e archivi siano una parte viva e pulsante dell’identità del CAI.