3 film che dimostrano come la montagna mantiene l'animo giovane

Tre pellicole disponibili su InQuota,tv che celebrano l'inarrestabile energia che la montagna è in grado di fornire, anche in età avanzata.
Frame da "Tarfala"

La narrazione comune dipinge la montagna come un regno di sfide fisiche, decisamente più facili da affrontare con il supporto di quel carico di energie che solo la giovane età è in grado di offrire. La montagna è dunque un mondo solo per giovani? Tutt’altro. 

Non lo è in termini “sportivi”, come dimostrano personaggi entrati, o destinati a entrare, nella lista dei nomi leggendari del mondo dell'alpinismo, come il sempre performante Carlos Soria, che il 26 settembre 2025, all’età di 86 anni, ha raggiunto la vetta del Manaslu. Un traguardo rincorso per anni, senza mai smettere di credere in un sogno. O come Fred Beckey, icona dell'alpinismo nordamericano, che ha continuato a compiere vie impegnative e a esplorare aree remote ben oltre i 90 anni. Due esempi tra decine e decine. E non lo è in termini di vita e lavoro in quota. Non vi è alcuna regola, scritta o meno, che determini la necessità di abbandonare le alte quote, superata una certa soglia d’età, se è lì che ci si sente a casa

Lo dimostrano tre documentari straordinari, di cui vi consigliamo oggi la visione. Tre pellicole che celebrano la resilienza degli anziani e l'inarrestabile energia data dalla passione per i luoghi a loro cari. Il viaggio cinematografico inizia con Tarfala”, che vede come protagonista un anziano, impegnato nel mantenere aperto per i passanti un bivacco oltre il Circolo Polare Artico. Dalla Svezia il percorso prosegue tra le vette della Bolivia, con la storia di Samuel, raccontata in “Samuel in the Clouds", storico gestore della seggiovia del monte Chacaltaya, una tra le più alte al mondo, che continua quotidianamente a raggiungere la sua postazione di lavoro, in un ambiente in rapido mutamento a causa del cambiamento climatico. A chiudere il giro è “The Botanist”, documentario dedicato alla figura di Raïmberdi, un anziano botanico del Tagikistan che, dopo aver perso tutto a causa della guerra, si è rifugiato tra le montagne, dove continua a custodire la sua passione per la catalogazione delle piante.

Tre storie che convergono su un unico, potente messaggio: la montagna è un'ancora emotiva e spirituale. È la passione profonda per il paesaggio e per l'attività svolta in esso che mantiene forte l'animo, anche se il corpo comincia a cedere.

 

TARFALA

di Johannes Östergård

A nord del Circolo Polare Artico, accanto alla montagna più alta della Svezia, un anziano signore ha deciso di tenere aperto un piccolo bivacco per ospitare i passanti. Mentre svolge tutte le attività necessarie per proteggersi dal freddo e dalla neve, porta avanti una personale meditazione sulla propria vita e sulla solitudine in cui ha scelto di ritirarsi.

GUARDA IL FILM

SAMUEL IN THE CLOUDS

di Pieter Van Eecke

I ghiacciai della Bolivia si stanno rapidamente ritirando e Samuel, l’anziano gestore della seggiovia del monte Chacaltaya in Bolivia, una delle seggiovie più alte al mondo, deve confrontarsi quotidianamente con l’assenza di precipitazioni. Ogni giorno Samuel parte dal suo spettacolare rifugio per andare ad accogliere i turisti in arrivo da tutto il mondo e porta avanti la sua attività così come ha fatto per decenni. Nonostante le previsioni dei climatologi Samuel continua a sperare che a breve le precipitazioni torneranno a imbiancare il ghiacciaio.

GUARDA IL FILM

 

THE BOTANIST

di Maxime Lacoste-Lebuis e Maude Plante-Husaruk

Dopo il crollo dell’Unione Sovietica, il Tagikistan è stato sconvolto da una lunga e devastante guerra civile. Raïmberdi è un botanico che, in seguito alla guerra, ha perso tutto e si è trasferito con la sua famiglia sulle brulle montagne del Pamir costruendo un piccolo riparo autosufficiente. Nei momenti liberi cataloga rare specie di piante con la sua splendida calligrafia.

GUARDA IL FILM