3 film per esplorare il significato delle sfide estreme

Perché in montagna si ha la tendenza ad alzare l’asticella, a incrementare le difficoltà, come in un gioco di resistenza con se stessi? Una risposta univoca non esiste, come dimostrano le storie di Carlo, Omar e Boyan. Tre uomini, tre montagne, tre avventure al limite.
 

Di fronte al racconto di imprese estreme in alta quota, sorge sovente spontanea la domanda “Perché?”. Perché in montagna si ha la tendenza ad alzare l’asticella, a incrementare le difficoltà, come in un gioco di resistenza con se stessi? Una risposta univoca non esiste o, forse, potrebbe essere rappresentata da una ulteriore domanda: “Cosa è per te la montagna?”. Dietro ogni avventura caratterizzata da rischi, bisogna ricordare che vi sia un essere umano, la cui mente trova nella montagna un particolare significato. Oggi vi consigliamo la visione di 3 pellicole, che raccontano 3 sfide d’alta quota. Carlo Cozzio, protagonista di “Blindfolded”, è un giovane atleta di Madonna di Campiglio che ha deciso di provare a camminare bendato lungo una highline di oltre 400 metri, tesa tra due vette nelle Dolomiti di Brenta. C’è poi la guida alpina Omar Oprandi, che in “Ripartire da zero” racconta il suo ritorno in quota dopo due interventi chirurgici all’anca. Un ritorno che lo vede partire in bici dal Trentino, per raggiungere la base del Monte Bianco, salire con gli sci fino al Rifugio Grands Mulet e infine cimentarsi nella salita alpinistica fino ai 4801 m della vetta. “Here I am again” è invece il racconto dell'ultima impresa del ricercatore di zoologia, nonché alpinista d’alta quota, Boyan Petrov, che un mese dopo essere stato investito da un’auto, è pronto a ripartire con gli allenamenti per tornare in altissima quota. Ha un obiettivo chiaro: completare la salita dei 14 Ottomila, senza ossigeno supplementare, arrestata prima dell'incidente a quota 10. Boyan decide di partire dal più basso tra gli Ottomila, lo Shishapangma (8027 metri). Ma dalla vetta tibetana non farà più ritorno. 

 

BLINDFOLDED

di Caterina Cozzio

Autunno inoltrato. Il giovane Carlo, aiutato dai suoi amici, vuole realizzare la sua impresa: camminare bendato per 430 metri sospeso sul vuoto su una highline, una fettuccia ancorata tra due montagne, in uno dei posti più scenici delle Dolomiti di Brenta. Cosa lo spinge a tentare questa impresa?

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RIPARTIRE DA ZERO

di Marco Busacca

Il film racconta la sfida della guida alpina Omar Oprandi, che dopo due interventi chirurgici all’anca, decide di porsi una sfida: RIPARTIRE DA ZERO. L’obiettivo è la scalata del Monte Bianco, partendo da Drena (TN) in bicicletta, indossando poi gli sci d’alpinismo per raggiungere il rifugio Grands Mulets a quota 3050 mt., e infine affrontare la salita alpinistica alla vetta. Il tutto dopo soli 50 giorni dall’ultima operazione.

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HERE I AM, AGAIN 

di Polly Guentcheva

Chiunque altro al suo posto si sarebbe arreso, ma non lui. Appena un mese dopo essere stato investito da un’auto, l’alpinista d’alta quota e ricercatore di zoologia Boyan Petrov inizia il recupero, e la lunga preparazione per inseguire il suo sogno: scalare tutti e quattordici gli ottomila, senza ossigeno supplementare. Sopravvissuto per tre volte al cancro, ne ha saliti 10 su 14, e ora è il momento del gigante del mondo: l’Everest. A questo scopo, Boyan inizia il suo “riscaldamento” con la cima più bassa tra gli ottomila, il cosiddetto “nano” Shishapangma, il numero 11 della sua lista. Ma un inaspettato gioco del destino porta alla sua scomparsa, a pochi metri dalla vetta, attivando una missione di salvataggio internazionale con ricerche in elicottero senza precedenti, in collaborazione tra Nepal, Cina e Bulgaria

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