Il Monviso fotografato da Pisa, a 296km di distanza © Facebook Valerio MinatoQuattro anni e 296 chilometri di distanza. Sono questi i numeri che hanno portato alla realizzazione dello scatto da record del fotografo torinese Valerio Minato che ritrae il Monviso, la montagna più alta delle Alpi Cozie, da Pisa. Fotografo e divulgatore noto per le sue immagini spettacolari di fenomeni astronomici e paesaggistici, Minato il 30 aprile 2025 è riuscito a catturare il tramonto del sole esattamente sulla cima del Monviso, da una distanza di 296 chilometri in linea d’aria, a 400 metri di altitudine sulle alture a est di Pisa. Un sogno coltivato con dedizione: “Era più di una foto! Era un’idea che ci ha accompagnati per quattro anni: cogliere quell’istante preciso in cui geometria, luce, Terra e Cielo si allineano perfettamente” ha scritto Minato sul suo profilo Facebook, dove ha pubblicato lo scatto insieme al collega Valeriy Khrolenko, co-autore del progetto.
La fotografia, realizzata con strumentazioni altamente performanti, rientra tra i più lunghi avvistamenti ottici documentati in Italia, possibile grazie alla particolare conformazione del Monviso, che spicca di circa 550 metri sulle altre montagne circostanti, e alle rare condizioni atmosferiche che consentono la visibilità a distanze estreme. “Quel giorno, finalmente, quasi tutto era perfetto. Il sole però illuminava la foschia laddove avremmo dovuto vedere le montagne, così da lasciarci con il fiato sospeso fino all'ultimo secondo” racconta ancora Minato. “Pensavamo di aggiungere un altro fallimento alla lista, fino a che non è avvenuto il contatto tra il disco solare e il fianco del Monviso!”.
“Una menzione speciale va a Fabio Longaron" continua Minato. "Nel 2021 vedemmo su Instagram una sua incredibile fotografia del Re di Pietra immortalato dalla Toscana. Da lì nacque l’idea di questa impresa”.
Tentativi e dubbi
Lo scatto è il frutto di decine di ore di studio, appostamenti ripetuti, lunghe pianificazioni e centinaia di chilometri percorsi. Non sono mancati gli insuccessi: “Ogni precedente tentativo ci ha lasciato qualcosa: cieli troppo torbidi e nuvole inaspettate che hanno coperto il Sole a pochi secondi dal contatto con il Monviso. Ma ogni fallimento ha costruito il successo finale”.
“Questo scatto non è solo un traguardo tecnico, ma il simbolo di una passione che ci muove, che ci porta lontano, che ci fa tornare a casa stanchi ma felici. Perché alla fine, la fotografia è anche questo: seguire una visione, passo dopo passo, finché non prende forma”.