A nuoto, in bici e di corsa. Mitch Hutchcraft in cima all'Everest dopo 13mila km

Partito a nuoto dall’Inghilterra e arrivato in vetta all’Everest dopo 13200 km senza mezzi a motore, l’ex militare Mitch Hutchcraft realizza un’impresa durata 240 giorni. Un viaggio tra fatica, resilienza e solidarietà.
Mitch Hutchcraft in cima all'Everest © Instagram Mitch Hutchcraft

Avevamo annunciato il suo tentativo di vetta qualche giorno fa, ed ecco finalmente che possiamo annunciare la riuscita dell’impresa di Mitch Hutchcraft, che ha pedalato, corso e nuotato dal Regno Unito, fino a raggiungere il campo base dell’Everest dove, supportato dal team di Nirmal Purja si è preparato ad affrontare la salita sul Tetto del Mondo.

L’11 maggio poi, la vetta. Per l’ex militare britannico di 31 anni, originario del Cambridgeshire, è stato il coronamento di mesi di fatiche. “Che viaggio è stato. Dal giorno più duro della mia vita attraversando la Manica, alla folle durata e agli infiniti problemi affrontati in bicicletta, al dolore costante della corsa, fino alla sfida più folle di tutte: scalare l’Everest. È stata una lunga strada per arrivare fin qui” il suo commento una volta rientrato al campo base.

Chiamato "Project Limitless", il progetto di Hutchcraft era quello di realizzare la più lunga scalata dell'Everest della storia, interamente con mezzi umani. Vietato quindi l’uso di qualunque messo a motore, o che potesse eliminare la sensazione di fatica, almeno nell’avvicinamento. Va infatti ricordato che Hutchcraft ha raggiunto la cima dell’Everest utilizzando le bombole di ossigeno.

 

13200 km in 240 giorni

L'avventura di Hutchcraft è iniziata il 14 settembre 2024 a Dover, nel Regno Unito, con una nuotata di 35 chilometri attraverso il Canale della Manica. Da Calais, ha percorso in bicicletta oltre 12mila chilometri attraversando 19 Paesi fino a Digha, in India. Successivamente, ha corso per 900 chilometri fino a Kathmandu, in Nepal, e ha proseguito con un trekking di 360 chilometri fino al campo base dell'Everest. Dopo un'ascensione di acclimatazione al Lobuche East (6119 m), ha affrontato la salita agli 8849 metri del Tetto del Mondo raggiungendo la vetta alle 7:20 del mattino, ora nepalese, con lui la guida Gelje Sherpa

“Un sogno durato 27 anni” ha commentato. “Un viaggio di 8 mesi, 13200 chilometri di storia e una spedizione per dimostrare che siamo senza limiti quando affrontiamo la vita con positività incrollabile. Sono partito dall’Inghilterra l’estate scorsa e da allora ho lottato ogni giorno inseguendo un sogno, e arrivare finalmente a stare in cima al mondo ha superato ogni aspettativa. Sono stati tra i giorni più duri della mia vita, ma non cambierei neanche un momento. Sono questi momenti che ci definiscono, e non potrò mai ringraziarvi abbastanza per aver condiviso questo viaggio con me”.

Durante il viaggio Hutchcraft ha perso 15 chili e ha affrontato numerose difficoltà, tra cui un incidente in bicicletta, cani randagi e un fermo armato in Serbia. Il tutto ovviamente documentato e condiviso sui social. “Spero è che questi ultimi 236 giorni possano in qualche modo aiutare anche voi nel vostro cammino”.

Mitch Hutchcraft in Pakistan © Instagram Mitch Hutchcraft

Una missione con uno scopo

"Project Limitless" è stato ispirato da un sogno d'infanzia e dedicato alla memoria del padre di Hutchcraft, scomparso 11 anni fa. L'impresa ha anche avuto un obiettivo benefico: raccogliere fondi per SAVSIM, un'organizzazione che supporta la salute mentale dei veterani e la conservazione della fauna selvatica. Fino ad ora, sono stati raccolte oltre 500mila sterline.