Valanga © Wikimedia CommonsIl Consiglio Regionale dell’Abruzzo ha approvato all’unanimità il disegno di legge intitolato “Nuove norme regionali per la prevenzione e la mitigazione del rischio da valanga”, a firma del capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia.
Il provvedimento aggiorna e sostituisce la legge regionale n. 47 del 18 giugno 1992, “Norme per la previsione e la prevenzione dei rischi da valanga”, con l’obiettivo di allineare la normativa abruzzese alle più recenti direttive nazionali in materia di protezione civile e gestione del rischio naturale.
Le principali novità introdotte
Tra le misure più rilevanti, la legge prevede:
L’attribuzione all’Agenzia Regionale di Protezione Civile (ARPC) della competenza a elaborare e aggiornare la Carta di Localizzazione Probabile delle Valanghe (CLPV), documento tecnico che individua le aree del territorio regionale potenzialmente soggette a caduta valanghe.
La redazione della Carta dei Rischi Locali di Valanga (CRLV), uno strumento operativo destinato ai Comuni per pianificare in modo più preciso la prevenzione sul territorio montano.
L’istituzione del Comitato tecnico regionale per lo studio della neve e delle valanghe (CORENEVA) e delle Commissioni Locali Valanghe (CLV), organi tecnici consultivi che supportano i sindaci nella valutazione e gestione del rischio.
L’introduzione di misure cautelative urbanistiche: nelle aree individuate come a potenziale rischio valanghe, gli interventi edilizi o infrastrutturali sono sospesi “a titolo cautelativo” fino alla redazione della Carta dei Rischi.
La vecchia L.R. 47/1992 già prevedeva l’obbligo per la Regione di predisporre una “Carta di localizzazione delle aree a pericolo” (art. 2) e la sospensione cautelativa degli interventi in tali aree. La nuova normativa ne aggiorna i contenuti, integrando procedure di monitoraggio più moderne e coordinamento interistituzionale.
Implicazioni operative
Per i Comuni montani abruzzesi, la legge comporta una maggiore responsabilizzazione nella pianificazione, monitoraggio e gestione delle aree a rischio valanghe.
Le Commissioni Locali Valanghe (CLV) diventano strumenti tecnici fondamentali a supporto dei sindaci, con il compito di analizzare le condizioni nivologiche e proporre eventuali misure di prevenzione.
Dal punto di vista dei cittadini e degli operatori del territorio, la riforma introduce una maggiore trasparenza: grazie alle nuove carte CLPV e CRLV, sarà possibile conoscere con precisione le aree più esposte e definire procedure più chiare per interventi, manutenzioni o attività turistiche in zone montane.