Addio a Marco Battain, la montagna come medicina e come casa

Medico e alpinista torinese, Marco Battain ha unito la vocazione scientifica alla passione per la montagna, dedicando la vita alla salute, alla prevenzione e all’inclusione. Figura di riferimento del CAI Torino e promotore della montagnaterapia, ha trasformato l’alpinismo in un autentico strumento di solidarietà e cura.
Marco Battain

Medico, alpinista e uomo di profonda umanità, Marco Battain ha rappresentato una delle figure più autentiche e appassionate del Club Alpino Italiano.
Torinese, laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino nel 1978, specializzato in Igiene e Medicina Preventiva con indirizzo di Sanità Pubblica, e perfezionato in Medicina di Montagna presso l’Università di Padova, Battain ha unito per tutta la vita la vocazione medica alla passione per la montagna.

È stato Presidente della Sezione di Torino del CAI, la più antica e tra le più attive d’Italia, guidandola con equilibrio, competenza e attenzione alle persone. All’interno del Club Alpino Italiano ha fatto parte della Commissione Centrale Medica, contribuendo al lavoro scientifico e divulgativo su sicurezza, salute e prevenzione in ambiente alpino.

Negli ultimi anni si è distinto soprattutto come promotore della MontagnaTerapia, quell’approccio che coniuga l’esperienza in montagna con percorsi terapeutici e inclusivi per persone fragili. Con il progetto “La montagna che aiuta”, portato avanti con Ornella Giordana e altri volontari del CAI Torino, ha reso accessibili le vette anche a chi vive disabilità o difficoltà psicologiche, mostrando come l’alpinismo possa diventare strumento di cura, relazione e libertà.

Per questo impegno, nel 2022, gli è stata conferita - insieme a Giordana - la Targa d’Argento del Premio Internazionale della Solidarietà Alpina, uno dei riconoscimenti più prestigiosi del mondo della montagna, con la motivazione di aver “trasformato la passione per l’alpinismo in un mezzo di solidarietà e inclusione”.

Medico di medicina generale fino al termine della carriera, Battain ha continuato a occuparsi di salute in quota, di prevenzione e di educazione sanitaria, firmando articoli e partecipando a convegni in ambito medico e alpinistico.

Nel CAI e nel mondo della montagna lascia l’immagine di una persona capace di ascoltare, dialogare e unire, di un medico che ha saputo trasformare la scienza in empatia e la montagna in un abbraccio collettivo.