Partendo dalla amena frazione di Stolvizza, che offre due musei e due osterie da visitare al rientro, l’itinerario permette di attraversare boschi ed ex pascoli disseminati di manufatti un tempo dedicati all’alpeggio, in parte ancora ben tenuti, in parte ridotti a ruderi e risale un sentiero che offre scorci panoramici appaganti, spesso con pendenze piacevoli ed esposizione varia. Il percorso risale un tratto dell’Alta Via Resiana e anche in autunno permette di compiere un’escursione tra boschi colorati in uno dei punti della Val Resia più suggestivi, raggiungendo una dorsale erbosa che affaccia a Nord verso il gruppo del Monte Cimone. Qui il ricovero Igor Crasso permette una bella sosta esposti al sole meridionale: il rifugio ricorda un socio dell’Associazione XXX Ottobre di Trieste tragicamente scomparso nel 1994 nel gruppo delle Tofane, venne inaugurato nel 1995 e fu realizzato per volontà della famiglia dove esisteva un precedente ricovero militare distrutto nel 1917.
Il percorso
Dall’abitato di Stolvizza imboccare la deviazione che porta alla frazione di Ladina. Lungo via Rastie la si percorre un tratto in salita per poi seguire le indicazioni CAI tra le ultime case fino a imboccare una ripida e stretta rotabile: la si percorre ancora per un paio di svolte parcheggiando l'auto dove l'asfalto finisce (630 m).
Si prosegue sulla pista nel bosco di pino nero e pino silvestre con qualche svolta e poi su una mulattiera che sale a diagonali regolari con pendenza gradevole fino a raggiungere la bella e grande radura prativa con i graziosi stavoli Tu-w-wursë (860 m). Dagli stavoli bassi si guadagna un altro ripiano più alto dove inizia uno dei tratti più belli dell’escursione che traversa con lieve pendenza sotto i ripidi versanti del monte Ta Na Rado, tra alberi e scorci panoramici verso il Monte Sart e alcuni manufatti alpestri sul versante opposto. Si guadagna una dolce insellatura con crocifisso in cui confluisce da sinistra una traccia di sentiero che sale da Stolvizza. Ora il sentiero si snoda con esposizione ovest, opposta a quella seguita fino ad ora, in vista della valletta del Rio Lomming e si sale ancora per raggiungere un’altra grande radura con ruderi (1200 ca) tra Lomyc e Lom. Dopo alcuni tornanti nel bosco il sentiero piega a sinistra nella valle del rio Lommig fino a quota 1491 m, dove ad un bivio s’ignora il ramo di sinistra e si prosegue per il segnavia 632 con alcuni stretti tornanti, fino a raggiungere il bivacco Igor Crasso (1665 m) sulla bella dorsale panoramica. Con una digressione di pochi minuti per mulattiera, si può raggiungere la Sella Buia tramite una mulattiera di guerra fino alle ultime propaggini della Cresta Indrinizza.