Alla scoperta della Bolivia fra montagne e solidarietà nei 150 anni del CAI Parma

Un viaggio tra le Ande boliviane per celebrare i 150 anni del CAI Parma. Esperienze di montagna e progetti solidali si intrecciano nel racconto di una spedizione tra vette, comunità e impegno civile.

“In cammino verso l’altro” è il titolo che accompagna una delle iniziative promosse dalla Sezione CAI di Parma in occasione del suo 150° anniversario: il Progetto Bolivia 2025. Si tratta di un’esperienza formativa e solidale che vedrà protagonisti undici giovani dell’Alpinismo Giovanile, impegnati in un viaggio verso Peñas, un piccolo villaggio andino situato a 4000 metri di altitudine ai piedi della Cordillera Real. Tra paesaggi mozzafiato e comunità bisognose, i ragazzi porteranno il loro aiuto attraverso attività di volontariato, supporto scolastico e assistenza alle famiglie locali, vivendo allo stesso tempo un’esperienza alpinistica e culturale di grande valore umano.

Il progetto nasce per volontà di Francesco Franchini, coordinatore dell’iniziativa, come omaggio a Francesco Melegari, per tutti “Franz”, accompagnatore di sci-escursionismo della sezione, scomparso nel 2016 dopo una lunga malattia. Appassionato, competente e profondamente legato al CAI, Franz aveva partecipato nel 2013 a una spedizione alpinistica proprio in Bolivia, durante la quale conobbe Peñas e Padre Zavatarelli - noto come “Topio” - missionario e alpinista che da oltre quindici anni vive nel villaggio, dedicando la sua vita ai più poveri. Da quell’incontro nacque una collaborazione intensa e sentita, che portò anche al sostegno nella costruzione della Scuola di Turismo e Sport d’Avventura, un centro educativo e professionale rivolto ai giovani della zona.

 

Gli obiettivi

L’obiettivo del Progetto Bolivia 2025 è coniugare la conoscenza di un territorio e di una comunità lontani e problematici consolidando al contempo lo spirito di coesione e responsabilizzazione, abbracciando sia la dimensione dell’avventura che quella della solidarietà e dell’impegno nella vita quotidiana una volta rientrati a casa.

Per prepararsi a questa importante esperienza, i partecipanti hanno intrapreso un percorso intenso e articolato. Nei mesi precedenti alla partenza, hanno organizzato diverse escursioni sulle Alpi e sugli Appennini, affrontando itinerari in quota per allenarsi alle condizioni ambientali della Cordillera Real. Parallelamente, si sono dedicati alla raccolta di materiali - tra cui attrezzatura alpinistica e forniture scolastiche - da donare alla comunità di Peñas. Non è mancata anche l’iniziativa solidale: un aperitivo a scopo benefico, ideato e gestito dai ragazzi stessi, ha coinvolto amici, parenti e soci della sezione, contribuendo alla raccolta fondi per sostenere le attività previste in Bolivia.

Dal 30 luglio al 22 agosto, questi giovani alpinisti vivranno un’avventura unica, che lascerà un segno profondo non solo nelle loro vite ma anche in quelle delle persone che incontreranno. Un esempio concreto di come l’alpinismo possa andare oltre la dimensione sportiva, diventando veicolo di valori e strumento di cambiamento.