Momenti di felicità durante l'evento. Foto Ilaria Cariello
I partecipanti in vetta con Andrea Lanfri. Foto Ilaria Cariello
Un momento dell'escursione. Foto Ilaria Cariello
Un momento dell'escursione. Foto Ilaria Cariello
Un momento dell'escursione. Foto Ilaria CarielloUna giornata di fatica, amicizia e rinascita sulle Alpi Apuane ha segnato la prima edizione di WalkCamp, progetto ideato dall’alpinista e ex atleta paralimpico Andrea Lanfri e promosso dall’associazione Over All Limits APS, con il supporto di Ortopedia Michelotti e Össur.
L’iniziativa si rivolge a persone con amputazioni agli arti inferiori, offrendo un’esperienza unica per imparare a camminare o perfezionare il passo sulle montagne, affrontando terreni reali e non solo esercizi in palestra. Accanto alla componente tecnica, il camp ha previsto anche supporto motivazionale, perché, come spiega Lanfri, “in natura impari davvero a conoscere le tue protesi, ma soprattutto a credere nelle tue possibilità”.
L’alpinista, che ha perso entrambe le gambe e sette dita delle mani a causa di una meningite fulminante, ha trasformato la propria esperienza personale in un percorso condiviso, diventando “special coach” per i partecipanti. Il WalkCamp ha combinato attività pratiche come esercizi di equilibrio, utilizzo dei bastoncini in salita e discesa e prove su terreni sconnessi, con consigli tecnici offerti da un ortopedico presente sul posto.
Sedici partecipanti hanno avuto così l’opportunità di confrontarsi con una dimensione che spesso si pensa preclusa a chi subisce amputazioni, immersi in un contesto di straordinaria bellezza naturale, concludendo la giornata con un momento conviviale al Rifugio Alta Matanna.
“Era dal 2020 che sognavo di realizzare un progetto come WalkCamp, e finalmente ci siamo riusciti” racconta Lanfri. “Chi come me ha perso gambe o piedi spesso affronta la riabilitazione in centri dedicati, su terreni sicuri e controllati. Ma la vita reale è diversa: camminare in montagna ti restituisce fiducia e consapevolezza che una palestra non potrà mai offrire. La fatica c’è, ma si supera: il giorno dopo resta solo l’energia positiva che ti spinge ad andare oltre i tuoi limiti”. Ricordiamo che lo stesso Lanfri dopo la doppia amputazione non ha trascorso nemmeno un giorno in un centro riabilitativo. Anzi, Andrea ha reimparato a camminare proprio sui sentieri di montagna, quelli dietro casa. Quelli dove è caduto dieci, cento, mille volte, riuscendo sempre a trovare la forza per rialzarsi, per ritornare alla sua vita. Così Lanfri ha potuto raggiungere traguardi come la vetta dell'Everest e la salita di sei delle sette Seven Summits (con la recente salita dell'Elbrus gli manca solamente la cima del Monte Vinson, in Antartide).
WalkCamp, nell'idea di Lanfri, non vuole essere un evento isolato, ma l’inizio di un percorso stabile: un’occasione per dimostrare che vivere la montagna è possibile anche con le protesi, riscoprendo il piacere di accettarsi, condividere e ritrovare forza camminando insieme.