Anello di Casera Canin da Coritis

Lungo il sentiero che dalla frazione più alta della Val Resia, Coritis, conduce attraverso splendide faggete, ex alpeggi e alti pascoli alla Casera Canin, punto d’appoggio storico dei primi alpinisti che salivano sul Monte Canin da questo versante. Un anello in senso orario che dalla casera offre un colpo d’occhio unico sulla vallata, con una discesa che permette un rientro alternativo piacevole, prima in traversata sotto le pareti del Lasca Plagna e poi tra altri boschi trascoloranti. Nel 2022 il sentiero 642 è stato dedicato dal CAI del Friuli Venezia Giulia ad Ardito Desio, che in questa valle aveva combattuto durante la Prima Guerra Mondiale e che qui compì i suoi primi studi da geologo.

Il percorso

Dal primo tornante verso destra sotto l’abitato di Coritis, ultima frazione della Val Resia, ha inizio il sentiero nel bosco con segnavia Cai 642. Dopo qualche centinaio di metri a quota 650 m si incrocia e si attraversa il torrente Rio Secco, dopo il quale il sentiero risale con tornanti stretti e poi con diagonali fino ai ripiani di Berdo di Sotto (871 m), con resti di abitazioni. Si prosegue ancora in diagonale e poi più ripidamente a strette svolte in una pineta per raggiungere una crestina che affaccia verso destra su una verticale paretina sopra il vallone del Rio Ronch. Dopo l’attraversamento di un piccolo rio tributario si attraversa una faggeta a comode svolte e si raggiunge un pulpito che permette l’affaccio sopra il versante che precipita verso il Rio Secco, con alcuni pinnacoli sgretolati. Si sale ancora sull’orlo di un dirupo fino a intersecare un altro ruscelletto e raggiungere una valletta erbosa e Casera Canin (1450 m), che dispone di stufa, tavoli e altro. Dalla casera si gode di una vista privilegiata verso la valle, sotto le pareti occidentali e i ripidi prati del Canin. Il sentiero prosegue verso sud in bella traversata e leggera discesa sotto le pareti del Lasca Plagna. A Casera Berdo di Sopra (quota 1281 m) si trova il bivio con sentiero Cai 731 che scende direttamente attraversando il prato davanti alla casera e si inoltra in un bosco di faggio lungo una mulattiera che porta sulla rotabile per Coritis (quota 810 m) poco prima di un guado sul torrente Resia. Di qui, lungo la strada, si ritorna all’auto.