"Argos'", misto su granito per Simon Gietl in Reintal

L'alpinista sudtirolese ha aperto e liberato una nuova via a due passi da casa, con difficoltà fino a M9, WI6+. Con lui Manuel Oberarzbacher in tracciatura e Mario Kaeppeli per la rotpunkt

Il 23 e 24 novembre 2025, gli altoatesini Simon Gietl e Manuel Oberarzbacher hanno aperto una nuova via di misto su una parete mai scalata prima, nella Reintal (Valle di Riva), nei pressi di Riva di Tures. Sono le montagne ai piedi delle Vedrette di Ries, a due passi da casa Gietl, in Valle Aurina. L'alpinista sudtirolese ha scovato una struttura interessante e peculiare, di solido granito, non così diffuso a quelle latitudini. Pochi giorni dopo, il 28 novembre, Gietl questa volta accompagnato da Mario Kaeppeli, è tornato per liberare la via. I due alpinisti sono riusciti a salire la via in rotpunkt, l'hanno nominata Argos e gradata M9, WI6+, sviluppo 125 metri più l'approccio attraverso i tiri di collegamento.

L'avvicinamento infatti prevede due brevi tiri di M4 e M5+, seguiti da un breve passaggio alla parete principale. A quel punto l'itinerario si snoda lungo cinque lunghezze decisamente più impegnative, su solido granito. "Questi tiri sono caratterizzati da fessure, diedri e un sottile strato di ghiaccio nella sezione centrale, fino al grado di WI6+. La linea offre una arrampicata varia e concentrata in una zona appartata della valle".

Argos è stata salita interamente in stile tradizionale ed è rimasta parzialmente attrezzata. "Sono stati lasciati in parete sei chiodi, nove chiodi intermedi e tre pecker. Per i ripetitori, si consigliano due set di Totem Cam, un friend n. 3 e quattro viti da ghiaccio corte. La discesa avviene in corda doppia lungo la via".

Questa apertura è stata vista da Gietl come un segnale propizio in vista della nuova stagione e un invito a non perdere la curiosità: "Non poteva esserci inizio migliore per la stagione fredda! La nuova linea è un gioiello nascosto, a due passi dal nostro paese. È incredibile quanto si possa ancora trovare in una valle come quella di Riva di Tures, nonostante la sua lunga tradizione di arrampicata su ghiaccio".