Bagni di Vinadio, trovati morti i due escursionisti dispersi

Dei coniugi, di 38 e 53 anni, si erano perse le tracce domenica. La svolta grazie al portale "Cuneo trekking": la traccia gps scaricata dai due ha consentito di circoscrivere la zona delle ricerche.
I corpi dei coniugi sono stati recuperati con l'elicottero dei vigili del fuoco © Soccorso alpino Piemonte

Sono stati trovati nel primo pomeriggio di ieri (5 dicembre 2023), dopo due giorni di ricerche, i corpi dei due escursionisti dispersi da domenica tra le montagne a monte di Bagni di Vinadio (Cuneo). I coniugi, 38 anni lei e 53 anni, si trovavano a valle del Colle di Seccia, sul versante italiano, 300 metri al di sotto della cresta da cui, presumibilmente, sono precipitati. Una tragedia che si è verificata nonostante fossero correttamente attrezzati di ramponi per affrontare il ghiaccio.

A dare l'allarme, intorno alle 21 di domenica, erano stati i familiari, preoccupati per non averli visti rientrare dall'escursione. Le perlustrazioni, inizialmente, si sono concentrate nella zona di Collalunga, sopra i 2.500 metri di quota: le squadre del Soccorso alpino del Piemonte, insieme ai colleghi della Guardia di finanza, erano partite a piedi, in attesa del supporto degli elicotteri, ma il lavoro era stato complicato dalla condizioni meteo che a valle, a causa della nebbia, avevano impedito alle basi piemontesi del servizio regionale di elisoccorso e dei vigili del fuoco di essere attivate.

Lunedì mattina, i carabinieri avevano individuato l'automobile della coppia parcheggiata in località San Bernolfo, a monte dei Bagni di Vinadio. Sul posto erano arrivate le squadre di terra e le unità cinofile molecolari per trovare indicazioni utili a capire che direzione potessero aver intrapreso gli escursionisti. Un lavoro che era stato una corsa contro il tempo, a causa del rapido peggioramento delle condizioni meteo: la neve appena caduta nella zona aveva ostacolato il lavoro dei cani, confondendo la traccia olfattiva lasciata al suolo dai due dispersi.

Dal momento che non avevano comunicato l'itinerario che avrebbero intrapreso, e data l'impossibilità di rintracciarne i cellulari, le ricerche si erano concentrate su tre percorso in quota verso il Monte Laroussa, i Laghi Lausfer e la Rocca di San Bernolfo. I sentieri erano stati battuti da una ventina di tecnici che però non avevano individuato alcuna traccia ed erano stati costretti a rientrare alla base per l'intensificarsi della nevicata. In serata la svolta, grazie alla collaborazione dei gestori del sito internet “Cuneo trekking”: da una ricerca tra le attività del portale, era emerso che le vittime avessero scaricato la traccia gps di un itinerario in zona domenica mattina, probabilmente prima di mettersi in cammino.

Itinerario lungo il quale si sono concentrate le ricerche, a partire dalla mattina successiva. Parte delle squadre dei soccorritori erano partire a piedi, dal fondovalle, mentre un'altra era stata trasportata in quota dall'elicottero dei vigili del fuoco. Durante le perlustrazioni via terra, intorno alle 14, una squadra che si trovava in prossimità del Colle di Seccia aveva individuato alcuni reperti appartenenti ai dispersi, e più a valle i corpi, ormai senza vita, recuperati poco dopo con l'elicottero.