L'elicottero in ricerca sulla parete nord dell'Eiger © REGADue alpinisti italiani sono stati tratti in salvo sabato pomeriggio sulla parete nord dell’Eiger, dove erano rimasti bloccati per oltre 24 ore a 3300 metri di quota, nel tratto noto come il "bivacco della morte". Le difficili condizioni meteo hanno reso particolarmente complesso l’intervento di soccorso, portato a termine grazie all’impiego del nuovo elicottero H145 D3 della Guardia aerea svizzera di soccorso (REGA).
I due scalatori avevano iniziato la salita nei giorni precedenti, ma si sono trovati impossibilitati a proseguire a causa dell’abbondante neve fresca, che ha reso impraticabile la via. Bloccati in una delle zone più esposte della montagna, hanno passato la notte in condizioni estreme prima di contattare, nella mattinata di sabato, il centro di emergenza della REGA.
Il punto dove si trovavano gli alpinisti bloccati © REGAL'operazione di recupero
L’operazione di recupero è stata ostacolata da forti correnti d’aria che hanno costretto l’equipaggio a rinviare un primo volo di ricognizione. Solo nel tardo pomeriggio di sabato, grazie all’H145 D3 – elicottero di ultima generazione dotato di cinque pale e maggiore potenza – i soccorritori sono riusciti a raggiungere la coppia e a evacuarla mediante verricello, trasportandola fino al punto di atterraggio intermedio sulla Kleine Scheidegg. I due alpinisti, seppur provati dal freddo e in stato di leggera ipotermia, non si trovavavano a rischio vita.