Bosnia ed Erzegovina: oltre 40 nuove cavità sotterranee scoperte sulla Čvrsnica

Durante la 16ª spedizione speleologica internazionale, speleologi da cinque Paesi hanno individuato oltre 40 nuove cavità sotterranee. Spicca la scoperta della grotta Radetzky, oggi la più lunga nota sull’altopiano.

Oltre 40 nuove cavità sotterranee sono state scoperte nel massiccio montuoso della Cvrsnica, in Bosnia ed Erzegovina, durante la 16ª spedizione internazionale speleologica e scientifica “Ponor Kovači – Sorgente del Ričine 2025”, tenutasi dal 12 al 19 luglio. L’imponente operazione, organizzata dalla Società Speleologica “Mijatovi dvori” di Tomislavgrad, ha coinvolto 21 speleologi provenienti da cinque Paesi: Bosnia ed Erzegovina, Croazia, Bulgaria, Turchia e Inghilterra.

 

L'esplorazione speleologica

La spedizione, articolata in due sezioni principali - una speleologica e una scientifica - ha avuto come campo base il rifugio “Srce Čvrsnica”, situato a 1810 metri di altitudine. Gli speleologi hanno esplorato 19 cavità sotterranee già note, per lo più abissi, ma la vera svolta è arrivata dalle ricognizioni sul campo, che hanno portato alla scoperta di oltre 40 nuove cavità.

Uno dei risultati più sorprendenti è stata l’esplorazione di quasi due chilometri di nuovi canali sotterranei, mai visitati prima, tra cui tre abissi con profondità superiori ai 100 metri. La scoperta più rilevante è quella della grotta Radetzky, individuata da un team di speleologi bulgari: con una profondità di 126 metri e oltre 400 metri di gallerie già esplorate, è oggi la cavità più lunga conosciuta sull’altopiano della Čvrsnica. Secondo gli esperti, la grotta cela ancora numerosi passaggi e ambienti da esplorare.

 

La ricerca scientifica

Parallelamente alle esplorazioni speleologiche, la squadra scientifica ha condotto indagini su otto grotte e abissi, nove sorgenti carsiche e vari habitat esterni selezionati. L’obiettivo era analizzare aspetti geologici, idrologici, ecologici e climatici. Sono stati raccolti campioni di sedimenti, frazioni di plancton da ecosistemi acquatici e realizzata una dettagliata documentazione fotografica.

Il lavoro di ricerca si è concentrato principalmente sulla zona della Čvrsnica, ma ha incluso anche le aree limitrofe di Bukovica, Roški Polje e Šuica. Il materiale raccolto sarà oggetto di analisi genetiche e tassonomiche approfondite, con l’auspicio di identificare nuove specie endemiche

“La collaborazione con gli esperti locali è stata fondamentale e li ringraziamo sinceramente per il supporto fornito” ha dichiarato la Società Speleologica “Mijatovi dvori”. “Ci aspettiamo che i risultati di queste analisi contribuiscano in modo significativo alla conoscenza scientifica della biodiversità sotterranea della regione.”