I panorami dell'OgliastraIl Comitato direttivo regionale del CAI Sardegna, presieduto da Pier Francesco Boy, ha accolto la richiesta per la costituzione della nuova sezione CAI Ogliastra, gemmata dalla sezione di Nuoro. Si tratta del primo, fondamentale passo verso il riconoscimento ufficiale da parte del Comitato centrale, previsto nei prossimi mesi.
Grande soddisfazione è stata espressa da Nicola Secchi di Villanova, primo firmatario della richiesta e promotore dell’iniziativa, che ha raccolto il consenso di oltre ottanta soci provenienti da diversi paesi dell’Ogliastra, sia montani che della fascia costiera. Fanno parte della nuova sezione anche comuni come Seui, recentemente reintegrato nella provincia Ogliastra con decreto della Presidente della Regione. Si tratta della quinta sezione CAI dell’isola, dopo quelle delle province storiche, e comprenderà i territori e la vasta rete sentieristica gestita dal servizio Forestas di Lanusei, diretto da Michele Puxeddu. Proprio la collaborazione tra CAI e Forestas, confermata fino al 2027, ha portato alla realizzazione di una rete escursionistica di 545 km suddivisi in 74 sentieri, mappati, segnalati e inseriti nel catasto CAI, nella Rete escursionistica della Sardegna (RES) e nella Rete escursionistica italiana (REI).
Il nuovo triennio 2025-2027 prevede impegni importanti: tra questi, la connessione dei percorsi tra i tacchi di Ulassai, Osini, Ierzu, il Supramonte costiero di Urzulei e Baunei, il Gennargentu e l’area del Montarbu. Tra le motivazioni a sostegno della nuova sezione, si evidenzia l’aumento del flusso escursionistico proveniente dalla penisola, favorito anche dallo sviluppo del sistema ricettivo attorno al Sentiero Italia, che attraversa da nord a sud la Sardegna orientale passando per Punta La Marmora, Montarbu, Gairo Taquisara e Perdasdefogu, fino a raggiungere le Alpi nei pressi di Trieste.
In Ogliastra si trova anche l’unico rifugio sardo a marchio CAI, situato sui monti di Urzulei, in località Lampathu, e inserito nella piattaforma nazionale del sodalizio fondato da Quintino Sella. Nella richiesta per la nuova sezione si cita anche l’opera di Alberto La Marmora nei territori di Arzana e Villagrande, e il Sentiero Frassati, che unisce vari centri dei versanti del Gennargentu. Non manca un richiamo al legame storico tra il CAI e il celebre percorso Selvaggio Blu, ideato anche grazie all’opera di soci appassionati come Peppino Cicalò.
“Il primo passo, quello più importante, è compiuto” – afferma Matteo Marteddu, del Direttivo CAI Sardegna – “C’è molto lavoro di testa, zaino e scarponi dei soci d’Ogliastra. Non vedo problemi nella decisione finale a Milano. E la quinta sezione in Sardegna, con tutto quello che ha da dire e offrire, è già nella storia del CAI”.