Le temperature di questi ultimi giorni di giugnoStiamo chiudendo il mese di giugno con una situazione climatica a dir poco eccezionale: lo zero termico, cioè la quota atmosferica alla quale la temperatura dell’aria raggiunge gli 0 °C, ha raggiunto i 5400 metri di altitudine sulle Alpi. Un valore mai registrato prima in Italia.
Normalmente in estate lo zero termico si attesta tra i 3200 e i 3500 metri. Superare i 4000 metri era, fino a poco tempo fa, un evento raro e di breve durata. Ma negli ultimi anni, complice il riscaldamento globale, abbiamo assistito a una crescita costante delle quote: oggi, sfondare i 5300-5400 metri è una realtà che ci pone davanti a scenari nuovi. Nel concreto significa che tutte le vette alpine, compreso il Monte Bianco (4810 metri), stanno registrando temperature positive. Una condizione che rende la montagna vulnerabile, instabile e pericolosa.
Ghiacciai in agonia
La presenza di temperature sopra lo zero a queste altitudini comporta una fusione accelerata dei ghiacciai, già duramente colpiti negli ultimi decenni (con oltre il 40% della loro superficie scomparsa rispetto agli anni Settanta). Oltre alla perdita di massa glaciale la maggiore criticità riguarda la stabilità delle pareti rocciose. Il permafrost infatti, che funziona come una “colla” naturale in alta quota, si sta fondendo. Il risultato? Un aumento del rischio di crolli, frane e valanghe detritiche. Gli eventi tragici degli ultimi anni – come le recenti frane in Cadore e in Svizzera – sono solo i segnali più visibili di un sistema montano che sta rapidamente cambiando.
Previsioni per i prossimi giorni
Secondo le ultime elaborazioni meteo, la persistente presenza dell’anticiclone africano continuerà a dominare la scena almeno fino ai primi giorni di luglio. Le temperature si manterranno estremamente elevate a tutte le quote, con lo zero termico che resterà oltre i 5000 metri.
In questo contesto è fondamentale prestare la massima attenzione se si frequentano ambienti montani. L’invito per escursionisti, alpinisti e appassionati è quello di muoversi con prudenza, consultare sempre i bollettini meteorologici, e monitorare costantemente le condizioni.