Camalot e Nuova Scena: due vie per tutti sul Monte Bianco

Niccolò Bruni ha aperto sul Rognon Vaudano e in Val Ferret due itinerari dalle difficoltà contenute: la prima con protezioni da integrare, la seconda a fix ravvicinati. "Roccia stupenda"

 

 Niccolò Bruni è valdostano da parte di madre, vive a Courmayeur e lavora come guida alpina dal 2018. Il suo entusiasmo verso la roccia è dirompente, tanto che, pur nel pieno della stagione, è riuscito a ricavarsi un po' di tempo per un paio di aperture/libere interessanti. Non sono itinerari estremi e anzi, ben si prestano per essere ripetuti anche da chi non scala in montagna su gradi da semi-professionista. 

La prima via si chiama Camalot (200 metri, TD-, 6a+ max), sul Rognon Vaudano, sotto il Dente del Gigante. "Lì aveva chiodato un paio di vie già nei primi anni '90 Rudy Buccella, insieme a Davide Vaudano, che poi è venuto a mancare. Il nome della formazione rocciosa viene proprio da lì. A ogni modo si trattava di linee di soli tre tiri, perché sotto c'era ancora il ghiacciaio. L'anno scorso siamo andati a dare una occhiata con Gianluca Marra e c'era spazio per una bella linea un po' più lunga, infatti sono venuti fuori sette tiri fantastici. Si scala sul granito del Monte Bianco, nella prima parte grigio e nella seconda parte rosso. Le difficoltà non superano il 6a+, ma l'obbligato sarà al massimo 5c. L'arrampicata è sempre divertente". È una via che chiama le ripetizioni: 30 minuti di avvicinamento da Punta Helbronner. La si fa con una corda da 60 metri, per integrare sulle fessure basta una serie di friend BD C4 dallo 0.3 al 2, "volendo da raddoppiare con lo 0.4/0.5/0.75 per gli ultimi tiri. Ho passato molto tempo a disgaggiare, cerco sempre di fare una bella pulizia".

Niccolò si è dato da fare anche in Val Ferret e a metà giugno ha aperto Nuova Scena (280 metri, 6a+, 5b obbligatorio), completata lo stesso 22 del mese con la fidanzata, Federica Furia. "È una zona che bazzicavo da tanto, lì c'era una vecchia via abbandonata [Le francais inconnu, ndr] che ho richiodato. In quel periodo ho visto una linea interessante a sinistra, in parte già chiodata. Di nuovo era una via di Buccella. Alla fine i primi tre tiri sono venuti fuori in comune con la mia, anche se sono stati rettificati rispetto agli originali, puliti e richiodati. La vecchia via al terzo tiro prosegue sulla destra (fix Raumer) mentre la nuova va dritta. Anche qui il grado massimo è 6a+, ma su un solo tiro,  l'obbligatorio è un quinto grado. La via ha spit ravvicinati, anche troppo a detta di qualcuno. Ma è fatta proprio nell'ottica di favorire le ripetizioni: anche i tiri sono corti, si può andare con una corda da 60 metri. Le soste sono a spit con anello di calata. La roccia è bellissima".