Cima Bianca (3009 m)

Su sentiero oltre quota "3000"
La cuspide sommitale di Cima Bianca © Andrea Greci

Cima Bianca è la cima più elevata della costiera che corre tra la Fenêtre de Tsan e la Valla Centrale. La via normale di salita si svolge interamente su sentiero segnato e, anche se prevede il superamento di alcune roccette, non presenta difficoltà tecniche, permettendo agli escursionisti di raggiungere un grandioso punto panoramico. L'escursione è comunque lunga e riservata a camminatori preparati fisicamente.

Accesso
Da Chatillon si segue la SR46 della Valtournenche fino ad Antey Saint André. Qui si devia sulla SR in direzione di Torgnon. Superato il paese si prosegue verso Chantorné e si raggiunge la fine della strada asfaltata (Chantorné dessus).

Avvicinamento
Dallo piccolo parcheggio di Chantorné dessus si seguono le indicazioni per il Lac Gordzà (segnavia 15) e si sale su un’ampia e ripida pista inerbata fino al piccolo lago sulle cui rive si trova l’omonimo ristoro (1952 m). Ignorate le strade che piegano a sinistra (segnavia 1,9, 105) e anche quella che volta a destra (segnavia 9), si prosegue diritto sulla poderale contrassegnata dal segnavia 1, in direzione del Bivacco Tzan. Salendo con pendenza costante in un bosco sempre più rado si supera un primo bivio per La Nouva, che consente di ricongiungersi al sentiero che collega l’arrivo della seggiovia del Collet al Lac de Tzan e poi, in località Cortod de meiten (2059 m), si oltrepassa anche la possibile deviazione con l’altra strada poderale che scende a destra verso Beutsôlo (segnavia 6). Pochi istanti dopo si giunge a un ennesimo bivio (Cortod dessus, 2068 m, 2 h). Ignorata anche la strada che sale in direzione del Col Tsomioy (segnavia 6), si prosegue sulla poderale principale, si supera anche la deviazione a destra per Chavacour e si giunge a un ennesimo crocevia (bivio Château ovest, 2090 m, 2,40 h). Lasciata a destra la strada che scende appunto all’alpeggio denominato appunto Château, proprio perché eretto sulle rovine di un piccolo edifico fortificato a presidio dell’attiguo Ospizio di Chavacour, si prosegue ancora una volta diritto (indicazioni per Cima Bianca, segnavia 3,4,5), per poi piegare a sinistra poche decine di metri dopo, abbandonando la sterrata e imboccando il sentiero a sinistra in direzione del Bivacco Tsan (segnavia 3 e 4, cartelli). In pochi minuti si raggiungono e si superano le rovine della Crotte de Loup (o Crot de Loy, 2159 m) e poi si procede con alcune svolte tra alberi isolati e cespugli di rododendro, mirtillo e ginepro, fino a uscire su placidi pendii erbosi. Superata una prima traccia che si dirige a sinistra verso la Cima Bianca, si arriva al bivio ufficiale privo di chiare indicazioni (quota 2431 m, 3,40 h). Lasciato a destra il sentiero che conduce, in venti minuti di cammino, al Bivacco Tsan, si piega a destra in direzione di Cima Bianca. Camminando tra erba e sfasciumi, si aggira un modesto groppo, si supera una prima traccia proveniente da sud (ometti) e poi si ricongiunge con il sentiero 19 proveniente dal Collet, raggiungendo poco dopo le rovine degli ultimi alpeggi (Erbion, 2522 m, 3,30 h), Inoltrandosi in un ambiente più severo, si sale su un sentiero in gran parte selciato, scalinato e sostenuto da murature a secco, salendo senza difficoltà fino a un grande ometto situato sulla cresta est di Cima Bianca (Colle Est, 2760 m, 4,50 h). Qui giunge la flebile traccia, contrassegnata però da segnavia gialli, che sale dall’Alpe Tsomioy.
Assecondando i segnavia e gli ometti in pietra si sale su sfasciumi e massi fino a raggiungere il tratto più aereo e roccioso della cresta. Non facendosi attrarre dai risalti di roccia chiara che ne costituiscono il filo, si seguono invece le tracce di passaggio (di solito evidenti) e i radi segnavia, compiendo un facile traverso su rocce e ghiaie sul lato destro del crinale (versante di Chavacour), arrivando facilmente a una piccola sella. Da qui, per evitare nuovamente un tratto di cresta abbastanza insidioso, i segnavia conducono questa volta sul versante sinistro (sud). Compiendo un altro facile traverso (ma questa volta un poco più scomodo e più delicato in presenza di neve residua o ghiaccio) si aggirano anche le ultime difficoltà fino ad arrivare ai piedi dell’affascinante castelletto roccioso sommitale (quota 2972 m), dove giunge la traccia proveniente da Praz (segnavia 13B). Affrontando direttamente la cuspide detritica, senza incontrare difficoltà tecniche, si giunge alla croce di vetta della Cima Bianca (0,40 h dal Colle Est, 5,30 h totali). Dalla cima il panorama abbraccia le vicine vette della Valtournenche, tra le quali spicca il Cervino, il gruppo del Monte Rosa e gran parte delle vette del settore sud–orientale della Valle d’Aosta.

Discesa
Avviene per lo stesso itinerario di salita (4,10 h).

 

Partenza: Chantorné 1885 m
Arrivo: Cima Bianca 3009 m
Dislivello: +1170 m
Durata: 9,40 h
Difficoltà: EE
Punti d’appoggio: Bivacco Tsan
Attrezzatura: da escursionismo
Periodo consigliato: luglio-ottobre
 

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