L’itinerario parte ai piedi del piccolo abitato di Castelluccio di Norcia per raggiungere la vetta dei Cima del Redentore, la seconda vetta più alta della catena dei Monti Sibillini. Paesaggi di alta quota e creste vertiginose per una delle escursioni giustamente più note dell’Umbria, ma da affrontare con la dovuta attenzione e preparazione.
Itinerario
L'escursione ha inizio sulla strada sterrata che lambisce il lato nord del Pian Grande di Castelluccio, area parcheggio per Capanna Ghezzi. Si percorre la sterrata in direzione nord fino ad un grande quadrivio dal quale si procede per la stessa direzione passando sulla sinistra un’ampia area pianeggiante che ha ospitato le macerie del paese dopo il sisma del 2016 e alcune stalle provvisorie. Al successivo bivio prendere il tratturo che sale a destra (nord-est) e salire tra gli ultimi campi coltivati del piano entrando nella zona conosciuta con il nome di Colli Alti e Bassi. Continuare su sentiero che parte sul lato destro del tratturo (segnaletica orizzontale, 1435 m) e segue il bordo destro di un grande campo fino a ricongiungersi a una strada sterrata mal ridotta in corrispondenza della fonte conosciuta come Fonte delle Cagnoline.
Procedendo a destra (nord-est) si sale sul fondo dei colli fino ad incontrare qualche piccolo boschetto di faggi e lo storico stazzo di Capanna Ghezzi (1570 m) e il grande fontanile dove non è raro trovare greggi di pecore tutt’intorno, 1h. Il sentiero continua evidente in direzione nord salendo gradatamente e aggirando la località Le Pianacce fino a un bel punto panoramico su tutto il Pian Grande e il paesino di Castelluccio di Norcia. Continuando su evidente traccia che solca i pascoli secondari si giunge ad un incrocio di sentieri poco sotto Colle Albieri (1800 m). Ignorare le indicazioni per Foce di Montemonaco e procedere a destra in direzione sud-est. Il sentiero taglia a mezza costa il versante sud-occidentale del Monte Argentella fino a giungere a Forca Viola (1936 m), valico storico tra il versante orientale e occidentale dei Monti Sibillini (2.35 h). Da questo punto seguire a sud la linea di cresta della dorsale meridionale dei Sibillini risalendo il ripido versante per giungere sotto la cima di Forca Viola (2230 m) prima e oltre Quarto San Lorenzo (2247 m, 3h20) e Cima dell’Osservatorio (2350 m, 3.50 h). Una salita continua ma di grande soddisfazione che ha viste superbe su tutta la conca di Castelluccio di Norcia, la valle del Lago di Pilato e l’Appennino Centrale. Continuando su passaggi rocciosi e esposti si continua fino a giungere alla piccola croce di vetta di Cima del Redentore, la seconda vetta più alta di tutto il massiccio dei Sibillini (2448 m, 4.15 h).
Ritorno
Il rientro è per lo stesso itinerario di andata (2.45 h).