Cime Lastè

Uno spettacolare percorso lungo la Val Salatis
L'arrivo al Bivacco Toffolon © Denis Perilli

Una scenografica cresta unisce la Cima Lastè con il Cimon del Cavallo (i friulani la chiamano Cima Manera), la massima altezza delle montagne d’Alpago. Una meravigliosa escursione consente invece di raggiungere il Rifugio Semenza e il vicino Bivacco Forcella Lastè, punti di partenza per entrambe l’ascensione a entrambe le cime. Si preferisce descrivere qui solo la salita a Cima di Lastè, tecnicamente più facile e accessibile in modalità escursionistica anche in questa stagione, se le condizioni meteo sono buone e l’innevamento non consistente. La Val Salatis e la Val Sperlonga costituiscono un lungo, quanto spettacolare, solco che si insinua nel cuore dei monti dell’Alpago.

 

L'avvicinamento

Per chi raggiunge l’Alpago con la A27 Mestre-Belluno si deve prendere l’uscita Fadalto-Lago di Santa Croce e quindi avanzare per circa 15 km in direzione Farra d’Alpago. Assecondare le indicazioni per Tambre e poi proseguire fino a Pianon, dove una strada che piega a destra porta fino a Casera Pal, indicata come Malga Cate in molte mappe.

 

Il percorso

Seguire il sentiero che passa dietro la malga e in breve raggiungere la sterrata della Val Salatis (segnavia 924a). Il panorama è davvero piacevole con alcuni larici che con i loro aghi dorati colorano l’ambiente fino al giungere dei primi freddi invernali. Il solco è ampio, incorniciato a sinistra (nord) da estesi e ripidi ghiaioni che calano dalla frastagliata e lunga dorsale che unisce il Monte Messer al Monte I Muri. Si procede sempre sulla comoda carrareccia superando la Stalla Campitello, da cui, con una salita mai troppo faticosa, si giunge alla Casera Pian de le Stele (1421 m, bivacco). “Stele” in dialetto locale significa tavola di legno.

La salita, sul sent. 924, si fa ora più decisa e, in circa 1.30 h dalla partenza, porta al Col Pezei (1564 m). Risalire ora fino a una zona aperta (cartello Busa de le Federe) da dove si inizia ad ammirare la spettacolare conca della Val Sperlonga (dal latino “spelunca”, ossia anfratto. Tenere il sentiero di destra, tagliando le ghiaie e restando alti dall’ampio solco vallivo che resta basso sulla sinistra. La pendenza aumenta nell’ultimo tratto e termina, dopo 3 h dalla partenza, presso la Forcella Lastè (2036 m) da cui si gode di un panorama magnifico che si spinge verso le principali vette della Dolomiti Bellunesi, Zoldane e Cadorine (fino alle Tre Cime di Lavaredo!), nonché sulle più vicine e ardite sagome delle Dolomiti Friulane. Il Rifugio Semenza sta appena sotto il valico, sul versante opposto.

Seguire la traccia verso il vicino Bivacco Forcella Lastè, che si lascia sulla sinistra, e risalire la traccia sul pendio in parte erboso e in parte roccioso che conduce, in circa mezzora, alla croce di Cima Lastè (2247 m). Il panorama è estesissimo, andando ora a toccare anche gran parte delle vette del Friuli-Venezia Giulia, nonché il vicino groppo roccioso del Cimon del Cavallo (2251 m).

La discesa potrebbe avvenire anche seguendo la traccia del sent. 926 che si stacca verso destra poco sotto alla Forcella Lastè per andare poi a ricongiungersi con il percorso principale oltre la Val Sperlonga. Questa soluzione è però altamente sconsigliata in presenza di neve e ghiaccio, poiché nel primo tratto supera dei tratti in cui le numerose cavità carsiche possono trasformarsi in pericoli oggettivi e non evitabili. Nel complesso, seguendo per intero o meno il percorso dell’andata, si fa ritorno al punto di partenza in circa 2.30 h.

  • Partenza: Casera Pal 1054 m
  • Arrivo: Cima Lastè 2247 m
  • Lunghezza: 18,4 km (andata e ritorno)
  • Dislivello: +1190 m
  • Durata: 6 h
  • Difficoltà: E (andata e ritorno)
  • Punti d’appoggio: Casera Pian de le Stele, Bivacco Forcella Lastè
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