Cirque of the Unclimbables: partita la spedizione di Eynard, Meliffi, Bacci e Bittelli

I quattro alpinisti italiani sono partiti per il remoto Parco del Nahanni, in Canada, con l’obiettivo di aprire una nuova via sulle torri granitiche del Cirque of the Unclimbables e discendere in packraft il fiume Nahanni South.

È partita la nuova spedizione alpinistica sostenuta dal Club Alpino Italiano e diretta in una delle aree più selvagge e affascinanti del Nord America: il Cirque of the Unclimbables, nel Parco Nazionale della Riserva Nahanni, nei Territori del nord-ovest canadese.

I protagonisti dell’avventura sono il Ragno di Lecco David Bacci, i componenti della prima edizione del CAI Eagle Team Giacomo Meliffi e Dario Eynard e il giovane Enrico Bittelli, fresco di selezione per il Gruppo CMI della nuova edizione del progetto. Quattro alpinisti con esperienza e percorsi personali distinti, uniti da una visione comune dell’alpinismo come esplorazione verticale e orizzontale.

Il gruppo ha raggiunto il Canada ieri ed è già in viaggio verso il suo obiettivo, dove intende aprire una nuova via su una delle grandi pareti granitiche del Cirque, per poi affrontare la discesa integrale del Nahanni South in packraft, seguendo il fiume per circa 500 chilometri, in piena autonomia.

 

La spedizione

La spedizione inizierà con un volo in idrovolante che porterà il gruppo al Glacier Lake, alle porte del Cirque. Da lì, con un giorno di avvicinamento a piedi, raggiungeranno le Fairy Meadows, dove sarà installato il campo base. Seguiranno circa due settimane di permanenza nel Cirque, dedicate all’esplorazione delle torri granitiche, con l’intento di aprire una via nuova su una delle guglie ancora inviolate.

Terminata l’attività alpinistica, il gruppo tornerà al Glacier Lake e inizierà la discesa in packraft del fiume Nahanni South, che attraversa una delle aree meno antropizzate del Canada. Il viaggio si concluderà a Blackstone Landing, dopo 10–15 giorni di navigazione fluviale, per un totale di circa 500 chilometri di vera e propria wilderness.

Il progetto, raccontano i protagonisti, si ispira alla spedizione del 1995 di Stefan Glowacz e Kurt Albert, che aprirono la via Fitzcarraldo sul Monte Harrison Smith accedendo all’area via terra e via fiume, senza supporti aerei.

 

I protagonisti

David Bacci (40 anni), guida alpina e membro dei Ragni di Lecco, ha un curriculum di alto profilo internazionale: ha salito alcune delle pareti più difficili del mondo, come la Diretta Slovacca sul Denali e il Cerro Torre, dove ha firmato aperture di rilievo come Valor del Miedo e Brothers in Arms.

Giacomo Meliffi (classe 1995), guida alpina e membro del CAI Eagle Team, ha spaziato dalle pareti alpine agli ambienti desertici dello Utah, fino alle pareti dei fiordi norvegesi e alle valli della Patagonia cilena. Insieme a Eynard ha compiuto la traversata sostenibile del Parco del Sarek, in Lapponia, usando treni, sci e pulke.

Dario Eynard (2000), anche lui guida alpina, è noto per le sue salite invernali in solitaria su grandi classiche alpine come il Pizzo Badile e la Nord dei Dru. Nel 2025 ha partecipato alla spedizione del CAI Eagle Team in Patagonia, salendo Gringos Locos sul Cerro Piergiorgio. Ha vinto il premio Marcello Meroni 2023 per il suo impegno in ambito montano.

Enrico Bittelli (2003), cresciuto tra l’Idaho e l’Appennino bolognese, si è formato sulla falesia di Badolo prima di salire Freerider su El Capitan e la Beckey-Chouinard nei Bugaboos. Studia Scienze della Terra all’Università di Bologna e realizzerà, durante la spedizione, uno studio geologico dell’area, mai analizzata finora da un punto di vista accademico.

 

Il Cirque of the Unclimbables

Il Cirque of the Unclimbables è una formazione di torri granitiche che si ergono verticali per oltre 600 metri nella catena delle Logan Mountains, parte delle più vaste Mackenzie Mountains. Il nome – ironico e provocatorio – fu coniato nel 1955 dall’esploratore Arnold Wexler, che definì queste torri “inarrampicabili” dopo un volo di ricognizione.

Ma già nel 1960, Bill Buckingham smentì questa definizione salendo il Mount Proboscis, seguito nel 1965 dalla prima via sulla Lotus Flower Tower, oggi considerata una delle grandi salite classiche del Nord America. Da allora, numerose spedizioni hanno aperto vie sulle pareti del Cirque, in uno sviluppo continuo che ha visto protagonisti alpinisti da tutto il mondo, tra cui Royal Robbins, Yvon Chouinard, Todd Skinner, Ines Papert e Jonny Copp.

Negli anni più recenti, l’attenzione si è spostata sull’arrampicata libera e su approcci più sostenibili all’esplorazione dell’area. Le difficoltà logistiche – si accede solo via aerea o con lunghi percorsi fluviali – hanno contribuito a conservare l’ambiente in uno stato quasi primordiale.