Questo breve itinerario ad anello esemplifica al meglio la varietà di ambienti, la straordinaria biodiversità e le differenti e contrastanti emozioni che contraddistinguono la catena del Monte Baldo. Agli assolati ed erbosi pendii ricoperti di fiori della Colma si affiancano, a brevissima distanza, gli impervi canaloni e le pareti rocciose che sovrastano il Sentiero del Ventrar, mentre la vegetazione mediterranea che si intravede sui pendii che si tuffano verso il Lago di Garda, contrasta con i larici che si abbarbicano sui ripidi risalti affacciati sul versante settentrionale dello spartiacque. Pur presentando alcuni settori, dove il sentiero è abbastanza stretto e lievemente esposto, il Sentiero del Ventrar non presenza difficoltà tecniche, almeno in assenza di neve o ghiaccio al suolo, eventualità che deve del resto portare a evitare questo itinerario. I cavi d’acciaio presenti lungo il percorso possono comunque fornire ulteriore sicurezza agli escursionisti meno esperti pur non essendo indispensabili alla progressione. L’itinerario può essere compiuto anche partendo dalla stazione a monte della cabinovia che sale da Malcesine alla Colma di Malcesine, in questo caso partendo dal Rifugio Baita dei Forti.
Dal piccolo parcheggio della Valle di Zocchi si raggiunge subito il bivio dove il Sentiero del Ventrar si distacca dalla comoda traccia che conduce alla sommità della Colma. Seguendo quest’ultima si mette piede sulla dorsale erbosa e su un ampio sentiero si raggiunge la stazione a monte degli impianti di risalita di Malcesine. da qui si tagliano a mezza costa i fioriti pendii occidentali della Colma sul sentiero 19 fino a raggiungere l’attacco del sentiero del Ventrar. Tra gole di roccia e canaloni (corde fisse non indispensabili alla progressione ma utili per gli escursionisti meno esperti) si procede in un ambiente di grande fascino fino a ritornare al bivio incontrato poco dopo la partenza, da dove si scende in pochi minuti al parcheggio.