Contributi per aree a rischio abbandono: successo oltre le attese per il bando del Trentino

L'iniziativa da 10 milioni di euro per la ristrutturazione e l'acquisto di immobili nei comuni trentini a rischio abbandono ha portato all'invio di 300 richieste in 2 mesi. Posticipata al 31 dicembre la scadenza della seconda finestra di presentazione delle domande.

Nel mese di maggio 2025, la Provincia Autonoma di Trento (PAT) ha lanciato un bando per la richiesta di contributi, destinati a immobili privati, per rivitalizzare aree a rischio abbandono. Il bando, che prevede sostegni economici per ristrutturazione fino a un tetto massimo 80mila euro e per acquisto fino a 100mila euro di spesa ammessa, si è rivelato un successo. Tra il 19 maggio e il 30 giugno, sono state infatti ricevute 300 domande

Considerato l'alto numero di richieste e la complessità delle istruttorie, la PAT ha definito una modifica delle scadenze in calendario, spostando la seconda finestra temporale per la presentazione delle domande a fine anno. In sostituzione delle date precedentemente annunciate (8 settembre - 23 ottobre 2025) sono da considerarsi valide le date dal 14 novembre al 31 dicembre 2025

Inoltre, il periodo per la formazione delle graduatorie è stato esteso da 60 a 90 giorni. La Provincia ha inoltre intensificato l'attività di consulenza per supportare i cittadini. Il presidente della Provincia Maurizio Fugatti ha commentato che il numero di richieste conferma il forte interesse per il bando. Ha anche annunciato che, dopo la pubblicazione delle prime graduatorie, verranno valutati possibili miglioramenti e correttivi, come l'estensione degli incentivi anche alle frazioni. L'obiettivo principale, ha ribadito, è quello di "mantenere vive le nostre valli e incentivare le persone a viverci".

 

I dettagli del bando

La misura, che presenta una dotazione complessiva è di 10 milioni di euro (5 milioni per il 2025 e 5 milioni per il 2026), si rivolge a chi desidera investire nel recupero degli immobili nei comuni trentini a rischio abbandono (Altavalle, Bleggio Superiore, Bondone, Borgo Chiese, Bresimo, Canal San Bovo, Castel Condino, Castello Tesino, Cis, Cinte Tesino, Dambel, Frassilongo, Grigno, Livo, Luserna, Mezzano, Novella, Ospedaletto, Peio, Pieve di Bono-Prezzo, Pieve Tesino, Rabbi, Rumo, Sagron Mis, Segonzano, Sover, Terragnolo, Tre Ville - esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio, Comune Catastale “Ragoli II” - , Valdaone, Valfloriana, Vallarsa, Vermiglio).

I contributi possono essere richiesti per ristrutturazione o acquisto, nelle seguenti misure:

  • ristrutturazione: fino al 40% della spesa nei centri storici e al 35% nelle altre aree, con un tetto massimo di 80.000 euro (su una spesa ammessa di 200.000 euro, spesa minima 10.000 euro);
  • acquisto: 20% del valore dell’immobile oggetto di riqualificazione, fino a un massimo di 100.000 euro di spesa ammessa.

Per poter accedere ai contributi, è necessario essere una persona fisica, non un'impresa, e diventare proprietario (o esserlo già) di un immobile in uno dei comuni interessati entro sei mesi dalla domanda. Ogni richiedente può ottenere contributi per un massimo di tre unità abitative. È fondamentale che almeno un alloggio venga recuperato e destinato a prima casa, da abitare personalmente o da affittare a canone moderato. 

L'immobile, una volta recuperato, dovrà essere abitato o affittato per almeno 10 anni. L'acquisto non può avvenire tra parenti o affini di primo grado. Infine, per chi abbia più di 45 anni e intenda usare l'immobile come prima casa, è necessario non essere residente nel comune interessato alla data del 6 agosto 2024.

Le richieste devono essere inviate esclusivamente online tramite l’apposita Piattaforma informatica "Stanza del cittadino". 

Per assistenza nella compilazione della domanda, è disponibile uno sportello telefonico al numero 0461 492712 (dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 12:00) o via email all'indirizzo recuperocentristorici@provincia.tn.it.