CrossAlps raggiunge gli Appennini: la traversata entra nel tratto finale

Dopo oltre duemila chilometri attraverso le Alpi, il progetto ideato dal CAI Parma supera il Colle di Cadibona e prosegue lungo l’Appennino verso il ritorno a casa.
Passaggio di testimone al Colle di Cadibona, dove geograficamente le Alpi cedono il posto agli Appennini © CrossAlps

Dopo oltre duemila chilometri tra neve, creste e vallate alpine, CrossAlps - la traversata delle Alpi ideata dal CAI Parma in occasione dei 150 anni della sezione - è ufficialmente approdata sugli Appennini. Il progetto, partito da Parma lo scorso 7 gennaio, ha attraversato tutto l’arco alpino con ciaspole, sci, scarponi e bici, in una lunga staffetta che ha unito decine di partecipanti in un unico racconto di montagna, memoria e futuro.

L’ultima tappa alpina si è conclusa a inizio luglio con la salita del Monviso e dell'Argentera, due delle vette più simboliche del tratto finale delle Alpi. Da lì, tra il 28 giugno e il 3 luglio, il Raid 26 ha collegato il Lago della Rovina al Colle di Cadibona, punto convenzionale dove le Alpi lasciano spazio agli Appennini. Un viaggio prevalentemente in bicicletta, tra fatiche in quota e lunghi tratti da spingere la bici, che ha toccato località come Limone Piemonte, il Colle di Tenda, la Punta Marguareis, il Monte Frontè e il Colle di Nava, luogo in cui si concluse anche la storica traversata scialpinistica di Bonatti nel 1956. L’arrivo al Colle di Cadibona, dopo sette mesi di cammino, ha segnato il passaggio a un nuovo paesaggio, più dolce ma non meno complesso: quello degli Appennini.

Il gruppo in cima all'Argentera © CrosAlps

Il viaggio prosegue sugli Appennini

È proprio da qui che il Raid 27 ha raccolto il testimone. Dal 5 al 7 luglio, un nuovo gruppo ha proseguito in sella tra Liguria e Piemonte: tre tappe tra boschi fitti, crinali spazzati dal vento e sentieri scavati dalla storia. Dalla salita al Monte San Giorgio fino al Massiccio del Beigua, immersi nella nebbia tra rifugi e dolci altipiani, i partecipanti hanno superato dislivelli importanti, spesso rallentati da temporali improvvisi o tratti franosi. L’ultima tappa ha condotto il gruppo al Passo dei Giovi, dopo una giornata intensa tra il Passo del Turchino, Monte Proratado e le pendici della Madonna della Guardia, chiudendo così il primo tratto della traversata appenninica.

Con il testimone ora sulle spalle di nuovi escursionisti e ciclisti, CrossAlps si prepara a percorrere le ultime tappe attraverso l’Appennino ligure, tosco-emiliano e infine parmense. L’arrivo a Parma è previsto per il 27 luglio, a chiusura di un cerchio iniziato sette mesi fa e portato avanti “by fair means”, senza motori, senza scorciatoie, in dialogo costante con le comunità montane, la storia e l’ambiente. Un viaggio che è molto più di un’impresa sportiva: è un atto collettivo di cura, memoria e consapevolezza, che attraversa l’Italia da cima a fondo, restituendo alla montagna un racconto contemporaneo, vivo e necessario.