CrossAlps, Raid 18 e 19: panorami favolosi e imprevisti meteo tra i 4000 delle Alpi

La traversata transalpina continua tra decisioni rapide, pioggia, neve e valori condivisi
RAID 19: Zermatt - Orsières

Prosegue l’epica traversata CrossAlps, il progetto ideato dal CAI Parma per attraversare interamente l’arco alpino da est a ovest, a piedi, con gli sci e in bicicletta0. Più che un’impresa sportiva, CrossAlps è un cammino corale, dove l’alpinismo incontra la solidarietà, la ricerca scientifica e l’impegno sociale.

Nel cuore del progetto ci sono i Villaggi CrossAlps, tappe itineranti aperte al pubblico con incontri, testimonianze e laboratori, ma anche la storia del viaggio in sé, che mette alla prova i partecipanti su terreni d’alta quota.

 

I grandi Quattromila

I Raid 18 e 19 della traversata CrossAlps hanno messo alla prova la resilienza e la determinazione dei partecipanti. Lungo il filo dei 4000 tra Italia e Svizzera, il gruppo ha dovuto affrontare condizioni meteo difficili e prendere rapide decisioni per modificare il percorso iniziale, senza però rinunciare all’obiettivo finale. Perché CrossAlps è anche questo: capacità di adattarsi, reinventarsi e proseguire uniti, portando con sé non solo zaini e sci, ma anche messaggi di solidarietà e consapevolezza.

Il Raid 18 doveva essere una tappa tra i giganti del Monte Rosa, con l’ascesa alla Capanna Britannia, il passaggio all’Adlerpass e la discesa su Zermatt. Ma il meteo ha costretto il gruppo – guidato da Roberto Zanzucchi, Matteo Bergamo, Giovanni Bizzarri e il logista Marco Gazzola – a ripiegare su un’alternativa: percorrere in bicicletta l’intero fondovalle svizzero, sotto pioggia e freddo, fino a Zermatt, affrontando 45 km e quasi 900 metri di dislivello positivo.

Il Raid ha mostrato come l’adattamento sia parte integrante del viaggio, un valore incarnato da Giovanni Bizzarri, testimonial della Lega Italiana Fibrosi Cistica Emilia. La sua presenza, così come quella della LIFC nei Villaggi CrossAlps da Parma a Cortina fino a Bormio, ha ribadito l’importanza di portare in quota messaggi profondi: ogni passo è un atto di speranza.

Ripartiti da Zermatt con l’aggiunta di Agata Negri ed Edgardo Riccobene, i traversanti hanno affrontato il primo tratto con sci in spalla e fiocchi di neve fino alla Schönbielhütte. Il secondo giorno, più favorevole, ha consentito loro di puntare al Rifugio Nacamuli, passando sotto la Dent d’Hérens e l’Ovest del Cervino. Ma un nuovo peggioramento del tempo ha imposto il rientro a Zermatt. Da lì, in sella alla bici, hanno seguito la ciclabile del Rodano passando per Visp e Martigny, da dove è iniziata l’ultima salita verso Orsières, meta finale del Raid 19.

Questo raid ha passato il testimone al Raid 20, che chiuderà il tratto scialpinistico e riporterà simbolicamente CrossAlps in Italia.

Il prossimo appuntamento con il progetto sarà sabato 7 giugno a Bardonecchia (TO), dove si terrà un nuovo Villaggio CrossAlps: incontri gratuiti e aperti a tutti per raccontare la montagna, la ricerca scientifica, la traversata e la cultura locale.