CSC CAI: Al via il 7° Corso di Qualifica per Operatori Naturalistici e Culturali di 2° livello

Parte la settima edizione del Corso di Qualifica per Operatori Naturalistici e Culturali di 2° livello, con un programma che esplora il legame tra popolazioni e territori montani. Il corso, riservato a soci CAI già qualificati, si terrà tra maggio e novembre 2025 e accoglierà fino a 15 partecipanti.
I nuovi Operatori naturalistico-culturali © Csc Cai

È ufficialmente aperta la nuova edizione del Corso di Qualifica di 2° livello per Operatori Naturalistici e Culturali Nazionali (ONCN), promosso dal Comitato Scientifico Centrale del CAI. Giunto alla sua settima edizione, il corso rappresenta un’importante occasione di formazione avanzata per gli Operatori Naturalistici e Culturali già attivi da almeno due anni, con un programma incentrato su un tema di grande attualità: “Territori e popolazioni: un modo di guardare l’abitare la montagna”.

Con la nomina dei direttori Luigi Iozzoli e Nino Gullotta, e un calendario di attività distribuito tra maggio e novembre 2025, il corso mira a offrire un approfondimento critico e multidisciplinare sulle dinamiche tra comunità e ambiente montano, mettendo al centro l’uomo come parte integrante del paesaggio naturale e culturale.

Il percorso formativo, riservato a un massimo di 15 partecipanti, sarà rivolto esclusivamente a soci CAI già qualificati come ONC, che si distinguano per motivazione e impegno nelle attività di ricerca, divulgazione e formazione scientifica. I candidati dovranno essere segnalati dal Comitato Scientifico Regionale di appartenenza, con una domanda ufficiale corredata dal visto del Presidente di Sezione e del Presidente regionale.

Il numero chiuso e la selezione sulla base delle attività svolte nel biennio 2023-2024 testimoniano l’alto livello qualitativo del corso, che si propone come uno strumento per consolidare le competenze degli operatori e valorizzare il loro contributo nel panorama della cultura montana.

Un’occasione preziosa, dunque, per chi desidera affinare il proprio sguardo sulla montagna, con l’obiettivo di restituirne la complessità attraverso l’osservazione, il racconto e la promozione di un rapporto equilibrato tra uomo e ambiente.

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