© Vittorio Crobu-CNSASLe montagne del Molise, fino a oggi teatro di escursioni, ferrate e attività naturalistiche, hanno ospitato una missione insolita: la formazione del personale dell’European Space Agency (ESA), supportata dalle competenze tecniche del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), Servizio Regionale Molise.
Nei giorni scorsi, in una falesia molisana selezionata per la sua morfologia adatta all’addestramento su corde lunghe e verticali, il personale ESA ha condotto una sessione intensiva dedicata alle tecniche di progressione su corda. A garantire la sicurezza e l’efficacia dell’attività, il CNSAS ha dispiegato risorse in loco con un ruolo determinante.
Le risorse messe in campo
Sul sito dell’esercitazione era presente una squadra medicalizzata composta da operatori tecnici del soccorso alpino e un sanitario del CNSAS, pronta a intervenire in caso di bisogno. A supporto è stato allestito un veicolo tattico convertito in sala operativa mobile, dotato di collegamento satellitare per le comunicazioni di emergenza. In coordinamento, la Centrale Operativa del 118 era in preallerta e resta l’ipotesi – qualora la situazione lo richiedesse – dell’attivazione di un elicottero sanitario.
A completare la copertura operativa, una seconda squadra in guardia attiva regionale era posizionata nei pressi dell’area addestrativa, pronta a intervenire con tempestività se necessario.
Secondo le fonti locali, l’intervento del CNSAS non è episodico: le competenze maturate nel soccorso in ambiente montano e ipogeo rappresentano un valore strategico anche per applicazioni “esterne” come l’addestramento astronautico.
Un ponte tra montagna e spazio
L’iniziativa conferma un dato interessante: le tecniche operative sviluppate per la sicurezza in ambienti estremi terrestri sono ritenute utili anche per i contesti di addestramento spaziale. In altre parole, l’esperienza del soccorso alpino italiano si pone come contributo specialistico nella preparazione di chi – astronauti o tecnici – deve sapersi muovere con competenza in ambienti difficili e verticali.
Dopo le prove in falesia il training ESA proseguirà anche in ambienti ipogei e grotte, con attività scientifiche condotte sotto terra. In queste fasi, il CNSAS assicurerà le condizioni di sicurezza dall’esterno della cavità, grazie a squadre di pronto intervento pronte all’intervento.
Questo supporto tecnico non è soltanto un’operazione di facciata: rappresenta la sinergia tra competenze civili italiane e agenzie internazionali, con ricadute in termini di reputazione e know-how. Il Molise, regione spesso centrale nei discorsi sulle aree interne, diventa palcoscenico di una dimensione internazionale, suggellando il valore del suo territorio e delle sue risorse operative.
Inoltre, l’esperienza può contribuire allo sviluppo tecnico-operativo del CNSAS stesso, permettendo test su procedure, logistiche e comunicazioni in scenari complessi.