
Nel 1975 Gioia del Colle inaugurava la prima sezione pugliese del CAI, un traguardo che nasceva dall’esperienza pionieristica del Gruppo Speleologico Gioiese, fondato cinque anni prima. Quei giovani, spinti dal desiderio di esplorare le cavità carsiche della Murgia, compresero presto che la loro passione poteva ampliarsi, trasformandosi in un percorso culturale e alpinistico più vasto. Così, il 29 novembre 1975, la richiesta formale di costituzione venne accolta e la città entrò nella storia dell’alpinismo e della speleologia pugliese.
A guidare la nuova Sezione fu il dottor Vito Boscia, medico e appassionato di montagna, affiancato da un gruppo di soci fondatori che ancora oggi rappresentano una memoria viva nei racconti della comunità. Le loro prime attività, segnate da entusiasmo e spirito di scoperta, hanno posto le basi di un cammino che unisce da cinquant’anni passione, amicizia e amore per la natura.
La storia della Sezione è legata anche a un dolore profondo. Nel 1988 l’ingegnere Donato Boscia, socio fondatore, venne ucciso a Palermo in un attentato mafioso. Aveva 28 anni. Dieci anni più tardi, nel 1998, la Sezione decise di intitolargli il proprio nome. Oggi il suo ricordo continua a vivere tra i soci come simbolo di coraggio, legalità e dedizione. «Trasformare la memoria in esempio» è diventato uno dei fili conduttori dell’identità gioiese.
Nel corso dei decenni, la sezione “Donato Boscia” ha guidato centinaia di persone alla scoperta della montagna e del territorio. Il G.S.G. ha contribuito in maniera determinante allo studio del patrimonio ipogeo pugliese e alla nascita del Corpo Nazionale di Soccorso Alpino in Puglia. Nel 2013 questa vocazione si è rinnovata con la nascita del Gruppo Archeologico Speleologico Pugliese (GASP!), protagonista della scoperta della Grotta Rotolo, la più profonda della regione con i suoi 324 metri. Una ricerca condotta in collaborazione con CNR, ARPA Puglia e Federazione Speleologica Pugliese.
Oggi il CAI di Gioia del Colle, sotto la presidenza di Umberto Spinelli, vive una stagione di rinnovamento. Con 474 sociprovenienti da tutta la Puglia e, novità del 2025, i primi tesserati da Malta, la Sezione si conferma un punto di riferimento dinamico e aperto. Un direttivo attivo, oltre 40 soci operativi e un numero crescente di titolati formati nelle scuole del CAI garantiscono la qualità e la sicurezza delle iniziative.
La vita sociale si arricchisce della presenza di numerosi gruppi: il GASP!, il Comitato Scientifico Sezionale, il Family CAI, il Gruppo MTB, il CAI Giovani e il Gruppo Sentieri e Cartografia. Un insieme variegato di competenze che racconta la ricchezza di una realtà capace di rinnovarsi nel solco dei propri valori fondativi.
La sede del CAI di Gioia del Colle è oggi un luogo vivo, attraversato da persone di ogni età che condividono la voglia di scoprire e proteggere la natura. In una regione senza montagne, la Sezione ha dimostrato che l’alpinismo non è questione di altitudine, ma di cultura: «la vera vetta è lo sguardo con cui si vive la natura».
In cinquant’anni, il CAI “Donato Boscia” ha costruito una scuola di appartenenza e passione, capace di trasformare gli altipiani carsici, le lame e le grotte della Murgia in un laboratorio di crescita collettiva.