Denis Urubko torna agli 8000. Obiettivo: nuova via sul Nanga Parbat

Denis Urubko torna agli Ottomila con una nuova ambiziosa sfida: aprire una via sulla parete Diamir del Nanga Parbat. In cordata con lui, la compagna Maria Cardell.
Denis Urubko e Maria Cardell © Facebook Denis Urubko

Denis Urubko è tornato. Dopo due anni di assenza dagli Ottomila a causa di un grave incidente durante il tentativo di scalata invernale del Gasherbrum I, l’alpinista russo naturalizzato polacco è nuovamente pronto ad affrontare l’altissima quota. Obiettivo di questa nuova spedizione è la parete Diamir del Nanga Parbat (8125 m) su cui Urubko intende provare l’apertura di una nuova via in stile alpino. Con lui in cordata, la compagna Maria Cardell.

I due hanno già raggiunto il Pakistan e si trovano attualmente nella zona di Skardu, dove si stanno allenando su cime minori così da perfezionare l’acclimatazione prima di trasferirsi a Gilgit e iniziare l’avvicinamento alla montagna. “Meglio salite intense su cime minori, così si mantengono i muscoli attivi. Durante le rotazioni in quota si guadagna acclimatazione ma si perde forza fisica” ha spiegato lo scalatore a Mountain.ru.

Il versante Diamir del Nanga Parbat

Il Nanga Parbat

Quello del Nanga Parbat è un obiettivo coltivato a lungo da Denis Urubko che, ricordiamo, ha completato i 14 Ottomila nel 2009 ma non ha mai smesso di frequentare le altissime quote sempre alla ricerca di nuovi progetti tra prime invernali e nuovi itinerari. L’idea è quella di salire insieme alla compagna, ma Urubko dichiara di essere anche pronto ad affrontare una salita in solitaria

Non si conoscono per ora i dettagli di questa salita, o la zona della parete dove lo scalatore vuole passare. Quelli che si conoscono sono i numeri della parete Diamir, e fanno rabbrividire, ma aprono anche all’immaginazione di una bella parentesi per l’alpinismo moderno. Se c’è qualcuno in grado di provarci, quel qualcuno è Denis Urubko.