Edu Marin libera 'Donec perficiam' a Montrebei, in Catalogna

Lo scalatore spagnolo ha completato un progetto denominato la Trilogia iberica, che comprende anche la salita di Orbayu e Arco iris. Donec perficiam ha uno sviluppo di 350 metri e raggiunge il grado di 8b+/8c
Edu Marin su Donec Perfeciam © FB Edu Marin

Edu Marin ha liberato Donec perficiam (8b+/8c, 350m), una via aperta da Isaac Cortes e Carles Brasco nel 2007 nelle gorge di Montrebei, in Catalogna. Con questa salita, lo scalatore spagnolo ha completato quella che ha battezzato come la Trilogia iberica, un progetto che comprende altre due vie famose: Orbayu al Pico Urriellu, su El Naranjo de Bulnes (aperta e liberata dai fratelli Pou), e Arco iris a Montserrat, aperta da Armand Ballard e liberata da Marin.

Marin ha lavorato a lungo i tiri in questi mesi e il 28 maggio finalmente ha liberato la via. Si tratta di una salita difficile, con diversi runout sui suoi 350 metri. È un itinerario aperto dal basso da Isaac Cortés e Carles Brasco. Marin ha prima liberato tutti i tiri singolarmente, poi ha salito la via in 5 ore insieme a Juan Pablo Caballero. Il 39enne è caduto solo una volta, sull’ultima lunghezza, prima di essere calato alla sosta e chiudere il tiro al secondo tentativo.

Con questa salita, Marin ha completato quella che ha battezzato come la Trilogia iberica, ispirata alla famosa Trilogia alpina di Stefan Glowacz (anno 2001) e già ripetuta dallo stesso Marin. La Trilogia alpina include la mitica Silbergeier, in Rätikon, The end of silence sul Feuerhorn e Des Kaisers neue Kleider, sul Fleischbank. Anche la Trilogia iberica comprende altre due vie famose per la loro difficoltà e l’etica rigorosa delle prime salite. Si tratta di Orbayu al Pico Urriellu/El Naranjo de Bulnes, liberata da Iker Pou ed Eneko Pou e ripetuta da Marin con suo padre Novato il 5 luglio 2015, e Arco iris a Montserrat, aperta da Armand Ballard e liberata da Marin, nuovamente con suo padre, l’8 ottobre 2020.

La libera di Donec perfeciam è del 28 maggio © FB Edu Marin

Per Marin, Donec Perficiam ha rappresentato una sorta di colpo di fulmine. "Dal momento in cui ho provato per la prima volta Donec Perfeciam, ho capito che si trattava di qualcosa di speciale: una linea autentica, intatta e in attesa di essere domata. Nel corso del tempo, altri impegni legati all'arrampicata - come una spedizione in Pakistan e l'apertura della mia palestra- hanno richiesto tutta la mia attenzione, ma non ho mai abbandonato il progetto. Questa primavera sono tornato e tra aprile e maggio mi sono dedicato completamente alla via. È stata una sfida impegnativa, ma allo stesso tempo gratificante".