Eiger, valanga del 17 maggio: le vittime sono italiane

Sono due giovani alpinisti lombardi ad essere morti travolti da una valanga sull’Alphubel, nelle Alpi svizzere. L’incidente è avvenuto a circa 4165 metri durante la salita verso la vetta.
Air Zermatt

Sono italiane le due vittime della valanga che si è staccata sabato 17 maggio 2025 nella zona dell'Eiger. La converma è arrivata ieri, 21 maggio, attraverso una nota della polizia cantonale vallese. Il  distacco era avvenuto a quota 4165 metri, nella zona dell’Eisnase sul versante di Täsch e ha coinvolto otto persone. Secondo la nota diffusa dalla polizia, i due italiani erano partiti all’alba dalla Täschhütte con l’obiettivo di salire i 4206 metri dell’Alphubel. Durante la salita si è staccata una valanga che li ha trascinati per diverse centinaia di metri, provocandone la morte.

I due facevano parte di una cordata di altre cinque persone, che procedevano su una traccia più a valle e non sono state coinvolte nel distacco. Vista la valanga hanno immediatamente allertato i soccorsi che sono intervenuti in forze ma, nonostante l’intervento tempestivo, per i due alpinisti non c’è stato nulla da fare; le salme sono state elitrasportate a valle per il riconoscimento.

Le operazioni di recupero, condotte da Air Zermatt con unità cinofile e soccorritori specializzati, si sono concluse purtroppo con l’accertamento del decesso dei due alpinisti. L’identificazione delle salme - una 29enne di Cesano Maderno (Monza-Brianza) e un 30enne di Lacchiarella (Milano) - è stata formalizzata il 21 maggio. La procura cantonale ha aperto un’inchiesta per chiarire le cause dell’incidente, verificare le condizioni di stabilità del manto nevoso e accertare eventuali responsabilità. Le prime valutazioni parlano di neve primaverile umida sovrastata da strati recenti.