La Platinum Wall conta 39 tiri @Pablo Durana/Red Bull
Il sacrificio della mani @Pablo Durana/Red Bull
Sasha ha scalato giorno e notte @Pablo Durana/Red Bull
La via più dura per DiGiulian @Pablo Durana/Red BullPiù di tre settimane in parete, per l'esattezza 23 giorni. A tanto ha ammontato il periodo trascorso da Sasha DiGiulian su El Capitan, un vero record di permanenza, solo in parte dovuto all'arrampicata in sé. La scalatrice statunitense è rimasta infatti “bloccata” per 9 giorni in portaledge durante la prima femminile della Platinum Wall, un vione di 39 tiri, con difficoltà comprese tra 5.12 e 5.13d. Alla fine si può ben dire che chi la dura la vince, perché una volta che il brutto tempo ha lasciato la parete, l'atleta 33enne ha completato la salita, la quarta in assoluto sulla via aperta e liberata da Ben Miller tra il 2009 e il 2017. DiGiulian ha salito da primo di cordata tutti i tiri più difficili. “È la scalata di cui vado più fiera della mia carriera. Non ci posso credere”, ha scritto non appena è uscita, con le dita gonfie e martoriate, come immortalato dai fotografi.
La Platinum Wall, lunga 39 tiri, è nota anche come Direct Line. Rob "Platinum" Miller nella sua apertura, al tempo, è stato accompagnato da vari partner, tra cui Elliot Faber e Jay "Shaggy" Selvidge. La prima libera è stata effettuata nel 2017, grazie a 14 giorni in parete, con Miller legato all'alpinista svizzero Roby Rudolph. “Ho sempre fatto il tifo per lei e ho sempre desiderato che riuscisse – ha spiegato Miller-. Sono entusiasta del suo successo, non solo per se stessa, ma perché sono emozionato nel vedere gente scalare una via che ha impiegato molto tempo per passare dall'idea alla realtà”.
DiGiulian si è preparata per la scalata nell'arco di tre stagioni, provando inizialmente i primi due terzi della via, per poi calarsi dall'alto nel terzo superiore, per lavorare la serie finale di tiri chiave. Il suo tentativo in single push è iniziato il 2 novembre e Sasha ha raggiunto la cima il 26 dello stesso mese, sotto un cielo limpido e con la neve che si stava sciogliendo. In mezzo però tanto maltempo e anche un cambio di partner, perché Elliot Faber a un certo punto ha dovuto abbandonare per sopraggiunti impegni. Il brutto tempo, con bufere e vento forte, aveva colpito la cordata a “soli” 240 metri dall'uscita.
Nonostante le condizioni della roccia, che è rimasta bagnata in diversi tratti anche dopo che era tornato il bel tempo, DiGiulian ha perseverato. In totale, ha salito da prima 27 dei 40 tiri della via, inclusi tutti i passaggi chiave. Tra questi, la lunghezza di White Wizard (5.13c), la fessura del tetto di Dog's Head (5.13c), la fessura Platinum Fingertips (5.13a), risultata molto bagnata, oltre a un diedro di 5.13d.
Sebbene la relazione indichi 39 tiri, DiGiulian ha aggiunto una partenza diretta tramite Pine Line, portando il totale a 40. Mentre altre vie libere di El Capitan seguono principalmente sistemi di fessure, la Platinum Wall segue la maggior parte di sezioni di parete apparentemente lisce, protette dal maggior numero di spit rispetto a qualsiasi altra via della formazione. Poco prima di DiGiulian, la cordata di super star formata da Alex Honnnold e Tommy Caldwell aveva completato quella che era appena la terza salita della via. I tedeschi Tobias Wolf e Thomas Hering avevano completato la seconda salita nel 2018.