Incendio - Foto di Ted Erski da Pixabay © Foto di Ted Erski da Pixabay“In 20 anni, l’UME (Unità militare di emergenza) non ha mai visto nulla di simile”. Queste le parole con cui la Ministra della Difesa spagnola, Margarita Robes, ha sintetizzato in un’intervista rilasciata a RTVE, emittente radiotelevisiva pubblica nazionale della Spagna, l'emergenza incendi che il Paese si trova ad affrontare nel mese di agosto. Uno scenario senza precedenti.
Il 2025 si sta confermando un anno nero per il Paese. Secondo i dati forniti dal Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (EFFIS), sarebbero andati in fumo da inizio anno circa 343.862 ettari di vegetazione. Dopo un avvio estivo senza grandi problematiche, la situazione è peggiorata nel corso del mese di agosto, con il diffondersi delle fiamme, soprattutto nel nord-ovest del Paese, nelle regioni di Galizia, Castiglia-León ed Estremadura.
Dal 12 agosto ad oggi si registrano 4 morti, tra cui un pompiere, e migliaia di sfollati. I roghi attivi sarebbero oltre 40, più della metà concentrati nella comunità autonoma di Castiglia e León.
Gli incendi, gran parte dei quali, secondo le autorità, avrebbero origine dolosa, risultano complessi da gestire e arginare, a causa delle elevate temperature registrate nelle ultime settimane, con punte di 45°C, siccità prolungata e venti forti, che hanno creato le condizioni ideali per la rapida propagazione delle fiamme. La gravità della situazione ha richiesto l'intervento straordinario dell'esercito a supporto delle operazioni di spegnimento.
Le fiamme hanno devastato anche siti di importanza storica e culturale, come l'area di Las Médulas, patrimonio dell'UNESCO, custode della più grande miniera d'oro a cielo aperto dell'Impero Romano, dove la vegetazione ha subito danni ingenti.
Chiuso un tratto del Cammino Francese
Il dilagare degli incendi sta influenzando inevitabilmente la stagione turistica. Per ragioni di sicurezza sono stati interrotti temporaneamente collegamenti ferroviari, come la linea ad alta velocità tra Madrid e la Galizia. Una decisione necessaria, che ha comportato inevitabili difficoltà per turisti e pellegrini, rimasti bloccati nelle stazioni.
Inoltre, la Protezione Civile di Castiglia e León, ha diffuso nella giornata di domenica 17 agosto, un avviso destinato ai pellegrini del Cammino di Santiago, impegnati sul Cammino Francese (da Astorga a Santiago), richiedendo di fermarsi e seguire le istruzioni delle autorità. Attualmente risulta vietato il transito nel tratto di Cammino Francese tra Astorga e Ponferrada.
Per restare aggiornati sui tratti del Cammino di Santiago interdetti e riaperti, si consiglia di consultare i canali di comunicazione della centrale operativa “Centro de Emergencias Castilla y León 112”, attraverso i quali vengono diffusi quotidianamente aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei roghi e delle operazioni di spegnimento.
Le autorità invitano inoltre a non esporsi ai fumi degli incendi, che possono determinare irritazione agli occhi, alla gola e alle vie respiratorie, oltre a indurre un peggioramento delle malattie croniche. “Proteggi la tua salute: limita l'esposizione al fumo, tieni porte e finestre chiuse e segui le indicazioni delle autorità - il messaggio lanciato sui social - Se sei tra i gruppi più vulnerabili (bambini, bambini, donne incinte, anziani e pazienti con malattie polmonari e problemi cardiaci) e noti un peggioramento dei sintomi come tosse o difficoltà respiratorie, contatta il medico e segui il trattamento prescritto.”